Sì all’orale dal 17 giugno. Conto alla rovescia non solo per la pubblicazione dei bandi di concorso, ma anche per la Maturità 2020. Il Ministero dell’Istruzione lavora all’ordinanza che dovrà essere pubblicata i primi di maggio. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, spinge per l’esame orale in presenza. La maturità 2020, ormai è praticamente certo, si svolgerà tramite il maxi orale.
La prova
La Maturità 2020 durerà un’ora verterà su più materie (potenzialmente tutte), si soffermerà sul programma che si è realizzato nel primo quadrimestre. La prova inedita prevederà esercitazioni scritte, traduzioni ai licei e un colloquio sull’Alternanza scuola lavoro degli ultimi tre anni scolastici, così come segnala La Repubblica. Mercoledì 17 giugno si svolgerà l’orale, mentre sono in corso valutazioni per quanto riguarda il peso da dare alla prova finale: 60 punti o 50.
La programmazione
In questi giorni, la ministra Azzolina deve anche decidere se lasciare l’attribuizione della Lode, di fronte a un “100”, in una stagione terremotata sul piano didattico e se mantenere un premio in denaro per l’eventuale eccellenza ottenuta. Tutti i maturandi, questo è sicuro, saranno promossi. Per la Maturità 2020 tutti avranno la possibilità di sostenere le prove, tenuto conto del periodo dell’emergenza, ma i crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno.
Maturità 2020
Il decreto indica una doppia possibilità, anche se la prima appare abbastanza remota. Se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio, ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova, Italiano, sarà preparata dal Ministero. La seconda, quella diversa per ciascun indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni. Poi ci sarà l’orale. Se non si rientra a scuola, è previsto il solo colloquio orale per la Maturità 2020. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.