La Maturità 2021 è ormai terminata in tutto il territorio italiano. Neanche quest’anno però è mancata la lista con gli errori più cult durante le prove, che quest’anno, come lo scorso, hanno visto solo un maxi-orale. Così, tra impreparazione e amnesie passeggere, anche quest’anno le aule delle superiori si sono ritrovate colme di strafalcioni ironici e iconici.
La prima ad essere ferita durante la Maturità 2021 è stata la letteratura italiana. “Se questo è un uomo” secondo qualcuno sarebbe stato scritto da Italo Calvino (e non da Primo Levi). Mentre per altri il “Decameron” è stato firmato da Dante e non da Boccaccio. Il Sommo Poeta, inoltre, viene facilmente confuso con Umberto Saba, come se si trattasse di autori di stile e periodo storico simile. Immortali anche i consueti inciampi su Giacomo Leopardi: al ‘Giovane Favoloso’, infatti, è stata tolta la paternità dell’Infinito, attribuita invece a D’Annunzio.
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Maturità, “L’infinito? Lo ha scritto D’Annunzio”
Anche la storia si conferma un terreno impervio per molti durante la Maturità. In particolar modo, molti ragazzi hanno trovato problemi nel metabolizzare date e dettagli inerenti i principali conflitti del Novecento. “L’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale? Avvenuto nel 1918“. C’è chi ha sostenuto invece che Mussolini e Hitler erano cugini di primo grado.
Per concludere la carrellata degli errori pronunciati dai maturandi 2021, come non menzionare la studentessa che ha scoperto la vera natura degli esseri umani. Secondo lei saremmo tutti anfibi. Mentre un’altra studentessa ha impiegato oltre trenta minuti del suo esame orale spiegando e approfondendo dettagliatamente i più piccoli particolari di un’opera d’arte, scoprendo solo alla fine di averla chiamata con un nome sbagliato per tutto il tempo.