Opportunità di lavoro nelle aziende statali senza concorso: come accedere alle assunzioni e quali realtà lo consentono
Per chi cerca una posizione lavorativa stabile e vuole collaborare con una realtà legata allo Stato, senza però dover affrontare un concorso pubblico, esistono aziende partecipate dallo Stato che rappresentano un’interessante opportunità.
Queste società adottano modalità di selezione simili a quelle delle aziende private. Si può inviare una candidatura spontanea tramite curriculum vitae o rispondere a posizioni aperte. Il processo di selezione, di solito, prevede un colloquio, talvolta accompagnato da un test scritto per valutare le competenze del candidato.
Tuttavia, è importante precisare che non tutte le aziende a partecipazione statale possono assumere senza concorso. In alcuni casi, infatti, l’iter di selezione segue le procedure previste per gli enti pubblici, inclusa la necessità di un concorso.
Quali aziende statali possono assumere senza concorso?
Innanzitutto, è utile comprendere cosa sono le società partecipate: si tratta di realtà attive in settori strategici, in cui la Pubblica Amministrazione possiede una quota di capitale. In alcuni casi, questa quota è totale, con lo Stato che detiene il controllo completo. Tuttavia, molte di queste aziende devono adottare modalità di assunzione analoghe a quelle degli enti pubblici, quindi è obbligatoria la pubblicazione di un bando per il reclutamento.
Ecco alcuni esempi di aziende totalmente partecipate dallo Stato, che possono quindi assumere esclusivamente tramite concorso o selezioni pubbliche:
- AMCO (Asset Management Company)
- Invitalia (Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa)
- Ferrovie dello Stato Italiane
- Sace
- ANPAL Servizi
- Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici)
- Consip
- Giubileo 2025
- Gestore dei servizi energetici (Gse)
- Invimit Sgr (Investimenti immobiliari italiani)
- Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
- Pago PA
- Rete autostrade mediterranee (Ram)
- EUtalia Studiare Sviluppo
- Sogei (Società generale di informatica)
- Sogesid
Le aziende a partecipazione parziale dello Stato
Vi sono poi aziende in cui lo Stato detiene solo una quota parziale, le quali spesso adottano criteri di selezione più simili a quelli del settore privato, anche se in molti casi è previsto un bando pubblico. Ecco alcune di queste società:
- Rai, Radio Televisione Italiana (99,56%)
- Enel (23,59%)
- Arexpo (39,28%)
- Enav (53,28%)
- Leonardo (30,2%)
- STMicroelectronics Holding NV (50%)
- Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 (35%)
- Mefop (57,7%)
- Sose (88,8%)
Cassa depositi e prestiti: un caso particolare
Un discorso a parte riguarda Cassa depositi e prestiti, dove lo Stato detiene una partecipazione dell’82,77%. Tramite questa società, il governo italiano controlla quote in importanti gruppi industriali nazionali, come ad esempio:
- Eni (4,2% direttamente, più il 25,76% tramite Cassa depositi e prestiti)
- Telecom Italia (9,88%)
- Saipem (12,6%)
- Terna (29,9%)
- Snam (31,4%)
- Italgas (26%)
- Fincantieri (71,3%)
- Ansaldo Energia (87,6%)
- Nexi (13,6%)