Non vede ancora luce il Maxi-concorso indetto dalla Regione siciliana riguardo il bando per oltre mille posti, con scadenza fissata lo scorso 25 febbraio. Il sindacato fa sapere che c’è già l’iscrizione a ruolo al TAR per l’annullamento e che si attende la fissazione della prima udienza.
Maxi-Concorso Sicilia, tra dubbi e certezze
La segreteria regionale del sindacato Cobas/Codir va avanti nel ricorso al TAR Sicilia per l’annullamento dei bandi di concorso della Regione per i 1700 posti messi al bando. È stata già presentata istanza per la fissazione della prima udienza. Non vi è dunque ancora nessuna certezza circa l’espletamento del concorso. Quel che si sa, è che al momento l’incasso realizzato dalla Regione, per via delle domande presentate, è di 2milioni di euro, sborsati dai 200mila partecipanti.
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Concorso Regione Sicilia: le richieste del sindacato
Il Sindacato, tuttavia, si dichiara pronto a ritirare immediatamente il ricorso presentato qualora il Governo regionale proceda alla riclassificazione del personale regionale su un nuovo sistema classificatorio e il riconoscimento del lavoro svolto da tutto il personale. Viene sottolineato, inoltre, che tale richiesta non richiede più denaro rispetto a quello già stanziato per il rinnovo contrattuale del comparto non dirigenziale della Regione per il triennio 2019/2021.
Rispettare i lavoratori regionali
Il sindacato precisa che sia sì necessario il ricambio generazionale dell’Amministrazione, ma che questo debba avvenire nel rispetto delle normative vigenti e nel rispetto di tutti i lavoratori. Invece, la Regione non ha verificato la possibilità di coprire i vuoti di organico tramite figure professionali già presenti nei ruoli così come sempre avvenuto a livello nazionale.