È stato accorto dal Tar del Lazio il maxi ricorso presentato dall’Udu e dalla Rete degli Studenti Medi, che permetterà la riammissione di circa 1000 studenti di Medicina che erano stati esclusi dalla graduatoria di accesso in seguito ai problemi scatenati dal bonus maturità. Il ricorso collettivo dovrà essere confermato in un’udienza del 20 febbraio, laddove si dovesse ratificare l’ammissione con riserva agli studi. Potrebbero, inoltre, essere riammessi anche altri 5000 studenti.
«È un provvedimento storico per gli studenti e per il loro sindacato – commenta Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari -. Il Tar del Lazio ha compreso l’importanza delle nostre richieste collettive e di una class action che ha permesso a tutti gli studenti di accedere al sistema giustizia, facendo valere il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione».
Scucimarra sottolinea infatti che è «la prima volta che viene riammesso un numero così elevato di studenti e si tratta solo della punta dell’iceberg. Siamo infatti in attesa, per il mese di febbraio, delle sentenze per quanto riguarda le irregolarità ulteriori rispetto al bonus, a partire dall’anonimato non garantito nella maggioranza delle sedi universitarie e su cui l’ultima sentenza del Consiglio di Stato ha di fatto spianato la strada non solo all’ammissione dei ricorrenti ma anche ad un possibile annullamento dell’intero concorso. Se a questi studenti andiamo a sommare tutti coloro che, nonostante avessero il bonus, non sono stati riammessi grazie alla falsa sanatoria della Carrozza (e che potrebbero ancora fare ricorso) arriviamo ad un numero esorbitante».
Un monito poi per il ministro Carrozza: «Deve spiegare agli studenti cosa vuole fare: lasciare che sia la magistratura a garantire il diritto allo studio o fare mea culpa degli errori ministeriali, riconoscere che il test di settembre è stato completamente falsato e garantire l’accesso all’università agli studenti cui questo diritto è stato negato? Chiediamo per questo al Ministero una sanatoria per tutti gli studenti che hanno sostenuto il test e che il Tavolo sul numero chiuso annunciato dal Ministro stesso si avvii immediatamente e ponga allo studio le strade percorribili per superare il sistema del numero chiuso».
«In caso contrario – conclude – rilanceremo immediatamente sulla soluzione giuridica aumentando in maniera esponenziale il numero di persone che il ministero sarà costretto a fare iscrivere in sovrannumero!».