Si tratta di Giuseppe Delicati, medico di famiglia dell’Asl Torino 4. Dichiaramente no Vax. La sanzione per Delicati è stata la riduzione dello stipendio del 20 per cento per cinque mesi. A stabilirla il collegio arbitrale dell’Asl Torino 4.
Le dichiarazioni del medico di base
Giuseppe Delicati aveva pubblicato a ottobre un video su YouTube, sollevando dubbi sull’esistenza di una pandemia da Covid e sull’opportunità del vaccino antinfluenzale “che – sosteneva il medico rivolgendosi ai colleghi ma diffondendo il suo messaggio in rete – attiva il Covid.
I morti di Bergamo – affermava ancora – erano stati tutti vaccinati con il vaccino antinfluenzale”.
Le sue tesi contro i vaccini gli erano costate l’avvio di un accertamento in procura ad Ivrea. L’accusa sarebbe di procurato allarme e una segnalazione è stata anche inviata all’Ordine dei medici di Macerata e alla procura di Macerata, dove lui è iscritto pur esercitando nel Torinese.
L’Ordine ha aperto un procedimento nei confronti del medico di famiglia che aveva messo in dubbio anche l’attendibilità dei tamponi (“l’80 per cento risulta falsamente positivo”).
Delicati è stato ascoltato a Macerata il 3 novembre scorso.
Le dichiarazioni del medico
Il presidente dell’ordine dei medici di Macerata, Mario Romano, dichiara: “Prenderemo una decisione dopo che la magistratura avrà preso una posizione sulla vicenda. Quello che più mi ha infastidito di tutta questa vicenda è stata la mancanza di rispetto verso la dignità di colleghi che in questi mesi sono morti sul campo di battaglia per questa pandemia. Gli iscritti all’ordine sono tenuti al rispetto della deontologia ma anche della salute pubblica”.
Anche l’Asl T04 con cui Delicati ha una convenzione per svolgere l’attività di medico di famiglia nel distretto di competenza aveva aperto un procedimento nei suoi confronti, il primo ad essere arrivato a una conclusione.
La decisione del collegio arbitrale è arrivata il 21 dicembre, con il parere favorevole del direttore amministrativo e del direttore sanitario.
La pena della riduzione dello stipendio durerà cinque mesi a partire dal 31 dicembre di quest’anno. “Fa tutto parte della normale amministrazione”, è lo scarno commento del medico raggiunto telefonicamente in studio. Che poi ha precisato di aver impugnato la decisione davanti al tribunale del lavoro.