Rosa Chemical si racconta a 360 gradi senza freni, parla del sesso, di onlyfans, delle sue passioni e di quello che ha fatto nella sua vita.
Durante il periodo trascorso a Londra, Rosa Chemical si manteneva facendo vari lavori, tra cui quello di macellaio, per sbarcare il lunario. Inoltre, sviluppò una passione per i piedi. Dal suo coinvolgimento in un video con droga fino al suo arresto. Dall’emozionante bacio con Fedez a Sanremo alla sua relazione con la sessualità e il suo coinvolgimento in OnlyFans. Rosa Chemical, cantante che ha raggiunto la fama dopo il Festival della Musica Italiana, si apre completamente in un’intervista esclusiva a Vanity Fair, rivelando alcuni dettagli inediti sulla sua vita professionale e non solo per i suoi fan.
Rosa Chemical a 360 Gradi
Da dove deriva questa necessità di celebrare la libertà?
“C’è chi racconta di quando spacciava per strada, io invece racconto le difficoltà che ho incontrato nell’essere accettato. Ho iniziato a mettere lo smalto sulle unghie fin da quando avevo 14 anni, molto prima che diventasse una moda. Avevo i capelli lunghi, tatuaggi e borchie. Nella mia mente tutto sembrava normale, non credevo ci fossero cose da uomo o da donna”.
E come reagiva la gente intorno?
“Ricevevo molte dita puntate e commenti del tipo: ‘Ah, quindi sei gay’ o ‘Ah, quindi sei trans’. Erano considerati insulti, capisci?”.
Nel futuro ci saranno persone come Rosa Chemical che lavorano in banca?
“A Londra, ho visto poliziotti tatuati. Ho vissuto là per sei mesi e li ho incontrati”.
Cosa faceva a Londra?
“Ho fatto molti lavori. Ero un grafico, illustratore, tatuatore e anche un macellaio”.
Macellaio?
Esatto. E non mi piace nemmeno la carne. Ma ho fatto di tutto a Londra per soldi. Ho vissuto lì per sei mesi a 18 anni: due mesi di povertà e quattro di estrema povertà. Il secondo giorno che sono arrivato ho speso tutti i miei risparmi per l’attrezzatura musicale. Aiutavo un ragazzo italiano come grafico, che mi pagava 200 euro al mese. Ma c’erano le spese settimanali per la casa in condivisione con altre trenta persone, il cibo e tutto il resto….
E come hai fatto?
Ho conosciuto due ragazzi italiani che pubblicavano una rivista fetish. Li ho aiutati nella grafica e mi hanno ospitato nella loro casa: dormivo su un divano a due posti all’ingresso dell’appartamento, con tutti i correnti d’aria.
Quando è arrivata la svolta?
Durante quei mesi mi sono dedicato alla musica, ho iniziato a fare alcuni brani e il mio primo EP. Ho notato che stavo ottenendo successo, gli ascolti aumentavano. Durante una diretta su Instagram in cui parlavo di piedi, è arrivato uno streamer famoso, Panetti: è stato uno dei segni che qualcosa stava cambiando.
Parlavi di piedi su Instagram?
Sì, ne parlavo in modo ironico, spiegando perché mi piacciono. Mi mandavano foto di piedi e dovevo dare un voto” […] “A Torino, prima di andare a Londra, facevo il writer e andavo a fare graffiti di notte. Una volta mi hanno anche beccato e sono stato processato.
Racconta.
Ero ancora adolescente, avevo fatto molte stupidaggini, vandalizzato monumenti. Ho anche pubblicato un video in cui mi drogavo e poi andavo a vandalizzare. La polizia di Torino ha creato una squadra apposta per me e altri writer come me.
Come ti hanno beccato?
Perché ero stupido (ride, ndr). Mi riprendevo senza mostrare il viso, ma poi caricavo i video su Facebook. La polizia è venuta a prendermi a casa alle sei del mattino con un mandato per droga e vandalismo.
[…] E tuo padre?
I miei genitori si sono separati quando avevo quattro anni, e per un po’ è stato nei paraggi, poi si è trasferito in America. Sono sempre stato solo con mia madre.
Non hai rapporti con tuo padre?
Sì, ne abbiamo, ad esempio poco tempo fa è venuto a trovarmi in Giamaica. Cambiamo argomento?.
Parliamo di Fedez e del famoso bacio a Sanremo. Ora che ci ripensi, rifaresti tutto?
Non lo so, è successo in quel momento perché mi andava di farlo e deve rimanere lì.
Hai parlato di questo con Fedez?
Non l’ho più sentito dopo quella sera. È passato tanto tempo.
Sei ancora su OnlyFans?
Sì, al momento pubblico molto poco, ma sto per tornare più forte di prima.
Ma perché fai parte di OnlyFans?
Mi diverto. Sono stato uno dei primi nella musica a parlare apertamente di sesso, per me non è un tabù. Se iniziamo a parlare di penetrazione, non troverei nulla di strano. Sono una persona molto promiscua, mi piace fare sesso con molte persone diverse, mi sono sempre registrato, quindi a un certo punto ho pensato di poterci guadagnare.
Ma ora non ne hai più bisogno.
No, è solo un passatempo. OnlyFans è interessante anche perché c’è una chat in cui i membri possono fare richieste.
E le soddisfi?
Non soddisfo nessuno da molto tempo, ma qualche volta succede. Ora tornerò con contenuti di coppia insieme ad Alex Mucci, una star di OnlyFans. Voglio anche dire che quando parliamo di inclusività, dobbiamo pensare anche alle ragazze che lavorano con il loro corpo e alle sex worker, che oggi vengono considerate male o addirittura insultate.
Come ti definisci sessualmente?
“Mi riconosco nel sesso italiano”.
Non significa nulla…
Significa tutto e niente, ma questa è la definizione. Tornando a OnlyFans, mi piace organizzare le location e pensare alle idee. Sai, sono un sociopatico.