Il rettore dell’Università di Palermo, professor Fabrizio Micari, alla presenza dell’artista Maria Cristina Finucci e di personalità accademiche e politiche, ha avviato oggi il piano per la raccolta differenziata dei tappi di plastica nelle sedi dell’Ateneo.
L’iniziativa, che ha coinvolto un gran numero di studenti delle scuole, universitari e delle associazioni, è stata organizzata nell’ambito di Wasteland, il progetto promosso da Unipa, che si propone di coinvolgere istituzioni pubbliche, imprese private e realtà sociali al fine di sensibilizzare il mondo sul tema delle Garbage Patch, le enormi isole di plastica che galleggiano negli oceani di tutto il mondo, tramite il potere evocativo dell’arte.
«Cambiare è possibile e Garbage Patch State è la dimostrazione pratica che ciò si può fare – ha commentato il rettore -. Gestire l’innovazione e stimolare la creatività dei ricercatori con provocazione crea movimento e mette in discussione ogni certezza. L’idea provocatoria in questo caso è quella di trasformare i tappi di plastica in oggetti straordinari. Sono orgoglioso che Unipa, insieme all’Università di Roma Tre, sia tra gli Atenei impegnati attivamente nella realizzazione della prossima opera dell’artista, la cui inaugurazione è prevista per il 4 giugno sull’isola di Mothia».
L’assessore all’Ambiente del Comune di Palermo, ingegner Sergio Marino, ha ricordato come alla base dello sviluppo sostenibile risieda la comprensione dei processi e come l’arte sia una ottima forma di comunicazione per la valorizzazione del rifiuto.
Il professor Gianluca Sarà docente di Ecologia Unipa responsabile dell’evento insieme al professor Maurizio Carta, presidente della Scuola Politecnica, ha sottolineato il significato primo di sostenibilità in quanto integrazione tra le diverse componenti: Ambiente con la sua biodiversità che rappresenta la piattaforma su cui si innestano Economia, Società e Cultura.
«La creazione del Garbage Patch State – ha continuato Sarà – risolve simbolicamente uno dei problemi più importanti che riguarda la gestione dei beni comuni (Hardin 1968; Tragedy of Commons). Riportando un esempio che proviene dal mare, la pesca del tonno rosso, ha compiuto un parallelismo con la gestione dello smaltimento dei prodotti di scarto delle società moderne, quando si accumulano in territori condivisi da tutti, come le isole di plastica presenti in acque internazionali».
L’Architetto Paola Misuraca, soprintendente della Provincia di Trapani, per la fondazione Whitaker, ha sottolineato l’importanza del paesaggio e dei beni culturali come componenti importanti della sostenibilità e ha offerto a tutti coloro i quali sono divenuti cittadini del Garbage Patch State l’ingresso gratuito per visitare l’installazione dell’artista Finucci nel periodo in cui sarà esposta sull’Isola di Mothia tra il 4 giugno e il 30 settembre.
Il coordinatore regionale di Libera Palermo, associazione attiva sul territorio e che collaborerà con le associazioni studentesche per la fase di raccolta tappi nell’Ateneo, ha evidenziato come la sezione Junior sia stata la prima a promuovere la raccolta di tappi a fini benefici.
In seguito il professor Antonio Mazzola, docente di Ecologia Unipa e presidente designato per il biennio 2017-2018 della Società Italiana di Ecologia (SItE), ha ricordato come il tema delle plastiche sia di grande attualità e come, all’interno di questo argomento, siano proprio le microplastiche, generate dalla disgregazione, a costituire il problema più subdolo. Le microplastiche sono state recentemente scelte come un descrittore all’interno della direttiva Marine Strategy. In occasione del 150° anniversario della nascita del termine “Ecologia” in giugno prossimo la SItE in collaborazione con la Marina Militare Italiana, che metterà a disposizione la nave scuola Amerigo Vespucci, organizzerà incontri per sensibilizzare la popolazione su questi argomenti.
Nel suo intervento il professor Edoardo Marcucci, direttore del Centro Interdipartimentale di Economia delle Istituzione dell’Università Roma Tre, ha presentato il Citylab – Integrazione della logistica diretta e inversa applicata alla raccolta tappi all’interno del progetto europeo Horizon 2020 della Commissione Europea. In questo progetto, il tappo di plastica è stato scelto perché rappresenta un rifiuto pulito ad elevato potenziale economico.
A concludere i lavori della giornata l’artista Maria Cristina Finucci, fondatrice del Garbage Patch State, ha illustrato tutte le fasi del percorso fatto sin qui dal suo Stato e ha alimentato il dialogo con i numerosi studenti presenti e con tutte le persone in sala.