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Ministra Azzolina: 80mila docenti a tempo indeterminato


80mila docenti a tempo indeterminato. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, durante un’audizione in Senato ha annunciato assunzioni nel mondo della scuola: “È in corso di perfezionamento la richiesta al MEF di oltre 80mila docenti a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2020/2021”. La ministra ha poi ricordato che a conclusione delle procedure concorsuali avviate dal ministero. Sarà garantita “l’immissione in ruolo di 78mila docenti”.

L’organico

Inoltre, sul problema della carenza d’organico e la possibilità di ricorrere a 80mila docenti a tempo indeterminato c’è stato un ulteriore chiarimento. “Con la definizione delle graduatorie provinciali per le supplenze, che vedranno la luce nei prossimi giorni, contiamo entro l’inizio del prossimo anno scolastico di avere in cattedra tutti i docenti necessari al regolare avvio dell’attività didattica”. È uno strumento “che inizia a porre rimedio in via strutturale a problematiche annose per il nostro sistema d’istruzione, fra le quali la mancanza cronica di docenti soprattutto nelle aree del nord del nostro Paese di alcune tipologie di docenti, che sgrava le istituzioni scolastiche da una mole enorme di incombenze e che pone un freno alla vecchia roulette della scelta di 20 scuole”, ha spiegato.

Il nuovo anno

“In occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, sarà curato uno specifico Protocollo di sicurezza su modello di quello attuato per gli esami di Stato. Nel ‘Piano Scuola’ sono state poi indicate diverse possibilità di soluzione per risolvere le criticità rilevate”. Azzolina ha poi spiegato che, presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato istituito un apposito tavolo. In sinergia con il ministero dell’Istruzione, le Regioni e i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi definirà soluzioni sull’uso dei mezzi pubblici da parte di studenti e studentesse. Certo, oltre alla logistica c’è da affrontare il problema delle carenze d’organico, di qui l’assicurazione degli 80mila docenti a tempo indeterminato. La ministra ha poi aggiunto: “l’autonomia scolastica rappresenta una forza e non una debolezza. Forza che conferisce alle istituzioni scolastiche quella flessibilità necessaria anche a modulare il tempo scuola degli studenti”.

La Dad

La ministra ha ribadito poi che la didattica a distanza è stata “uno strumento utile per mantenere il contatto con i nostri studenti e per dimostrare la vicinanza alle loro famiglie. Anche e soprattutto in tutte quelle situazioni di difficoltà e di svantaggio che rischiavano di allargare a dismisura i divari territoriali e sociali, già sussistenti, che abbiamo il dovere di ridurre e combattere. Di quanto faticosamente realizzato dai docenti italiani durante il periodo dell’emergenza intendiamo far sì che nulla possa andare perduto – ha aggiunto. Noi intendiamo valorizzarlo, farne una ricchezza, trasformare l’esperienza avuta in azione educativa”. Ma la didattica digitale ha solo una funzione integrativa, e non sostituisce un percorso di apprendimento. Per questo ci saranno 80mila docenti a tempo indeterminato per riprendere le lezioni in classe.

Risorse per la scuola

Non solo assunzioni e la possibilità di avere 80mila docenti a tempo indeterminato. Per quanto riguarda invece la messa in sicurezza degli edifici “a marzo scorso sono stati stanziati ben 510 milioni di euro, altri 320 milioni sono stati ripartiti tra le Regioni ad aprile, inoltre sono stati messi a disposizione ulteriori 855 milioni di euro a favore di Province e Città Metropolitane, di cui ho firmato il decreto il 3 luglio scorso, stanziati per il finanziamento di interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole secondarie di secondo grado”. “Inoltre pubblicati ieri, sul sito del Ministero dell’Istruzione, i risultati relativi al bando che ha messo a disposizione 330 milioni di euro per il finanziamento di interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Si tratta di stanziamenti per l’edilizia cosiddetta ‘leggera’.

Gli investimenti

Azzolina ha poi ricordato i 236 milioni stanziati per l’acquisto di materiale didattico: “La misura consentirà di portare un piccolo ma concreto aiuto a oltre 750mila studenti. Con questi fondi le scuole potranno acquistare libri scolastici, digitali e cartacei, dizionari, dispositivi digitali, materiali didattici per ragazzi con bisogni educativi speciali o disturbi specifici dell’apprendimento, da destinare anche in comodato d’uso ai ragazzi che vivono in condizioni di maggior svantaggio”. Ma lo stanziamento più importante è quello destinato all’assunzione di 80mila docenti a tempo indeterminato. (fonte Oggiscuola.com)

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