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Monopattini sharing, stop dopo il furto: “Costretti a sospendere il servizio allo Sperone”


Un incidente spiacevole è accuduto ieri sera nei quartieri Sperone e Settecannoli. Un tentativo di furto di monopottino sharing ha convinto una delle cinque società, che partecipano al servizio a noleggio, di sospendere per ora il servizio in quei rioni.

Per ora lo Sperone nella mappa di monopattino sharing è segnata come una zona grigia, in cui non si può stare con questi mezzi ecologici e dall’obiettivo green.

Non si può nè parcheggiare nè circolare. Ieri sera proprio la polizia è intervenuta per recuperare il mezzo in Via Vittorio, zona Sperone. L’azienda Bit Mobility, che si occupa del progetto, dopo il repentino intervento, ha riportato e dichiarato: “Ci spiace per la comunità di quella zona che vuole utilizzare i nostri mezzi, la città sta rispondendo molto bene a questo servizio, ma per il momento siamo costretti a rivedere le zone di circolazione“.

Il ritrovamento allo Sperone

E poi dichiarono: “Abbiamo sospeso in tutta quell’aria”, ovvero le zone limitrofe tra di loro di Settecannoli e Brancaccio.

Nelle scorse ore sono stati segnalati alcuni episodi di vandalismo. Su tutti un monopttino sharing con il quadro elettrico distrutto e devastato. Il mezzo si trovava in via Calderai.

Monopattini allo Sperone

Le parole del sindaco Leoluca Orlando sembrano chiare sui monopattini allo Sperone: “In questi primi giorni il nuovo servizio di monopattino sharing ha riscontrato un grande entusiasmo e numerosi apprezzamenti che rischiano, tuttavia, di essere inficiati dagli atti vandalici di pochi incivili, che hanno arrecato danni ai monopattini, o dagli inutili tentativi di furto.

E poi dichiara: “La scelta dell’amministrazione comunale di investire sull’uso del monopattino come mezzo utile agli spostamenti urbani è irreversibile. Non sarà certamente qualche atto criminale ad ostacolarne il percorso”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”