Ci ha lasciati, a 87 anni, Letizia Battaglia, figura iconica e coraggiosa di una Palermo dai mille volti.
Letizia lascia un archivio fotografico inestimabile. Sì perché la Battaglia non era soltanto “la fotografa della mafia”, con i suoi forti scatti che testimoniano la mattanza di Cosa Nostra negli anni più cruenti. Fotografava la morte per risaltarne la vita. Raccontava la voglia di riscatto della sua Palermo, impressa nei vicoli dei suoi quartieri e nei grandi occhi neri delle sue donne e bambini. Il volto di una città dalle mille contraddizioni.
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Gli scatti senza tempo di Letizia Battaglia
Celebre il suo scatto che ritrae il Presidente Mattarella quando era ancora un giovane professore universitario mentre tiene in braccio il corpo del fratello Piersanti, ucciso in un agguato mafioso il 6 gennaio del 1980.
“Per me la fotografia è molto più di un documento o di un’interpretazione. Per me, per la mia esperienza, la fotografia con il passare degli anni è stato il traghetto che mi ha permesso di raggiungere il mio io più profondo, di mettere a nudo l’essenza del mio essere persona, donna, di mescolarmi pienamente, senza infingimenti, al mondo che così tanto mi turba. Agli inizi fotografare era un lavoro, un normale lavoro che mi riscattava da una vita di dipendenza economica. (…). Poi – ma dovevano passare proprio tanti anni – ho realizzato che con la fotografia volevo raccontare me stessa, raggiungere ed esprimere le mie emozioni più intime, senza remore e pudori“. Letizia Battaglia.