La morte di Kira, una cagnolina di pastore tedesco di 13 anni morta a Palermo tra atroci sofferenze a causa del rifiuto delle cliniche veterinarie di operarla scuote la città. La storia, raccontata dalla proprietaria sedicenne della cagnolina su Facebook, ha fatto discutere sui social network e non solo, attirando l’attenzione delle associazioni animaliste e non solo.
Kira soffriva di una torsione gastrica, una patologia che richiede un’operazione d’urgenza e che ha portato la cagnolina alla sua morte. Tuttavia, nessuna delle cliniche veterinarie contattate dai proprietari si è resa disponibile a intervenire senza essere pagata in anticipo la somma di 1.500 euro, una cifra che la famiglia non poteva permettersi. La disperazione della famiglia di Kira nel cercare aiuto per evitare la morte della cagnolina è stata inutile: nessuno ha prestato soccorso in tempo. Solo dopo un appello social una clinica si è resa disponibile, ma ormai era troppo tardi.
La vicenda ha suscitato molte reazioni, soprattutto da parte delle associazioni animaliste che hanno denunciato questa intollerabile storia specialmente in una regione come la Sicilia, dove il problema del randagismo ha dimensioni rilevantissime. “Rifiutarsi di prestare le prime cure ad un animale in pericolo di vita è omissione di soccorso e quindi perseguibile penalmente. Dal punto di vista etico è un gesto veramente deplorevole”, afferma il veterinario Massimo Vacchetta.
In definitiva, la storia di Kira è una tragica testimonianza della mancanza di sensibilità e di compassione di alcune cliniche veterinarie. Questo episodio ci ricorda l’importanza di difendere e proteggere i nostri animali domestici e di lottare contro il randagismo.