Da giorni è in vigore l’ordinanza, firmata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che vieta la vendita d’asporto di bevande in bottiglie di vetro e lattine di alluminio. Ma malgrado ciò, i palermitani e i commercianti sembrano non volersi adeguare.
Domenica 20 giugno, infatti, la città si è risvegliata con dei tappeti di rifiuti in vetro sparsi le principali vie della movida cittadina. I primi a notare il mancato rispetto della norma orlandiana sono stati gli operatori della Rap. Proprio loro alle prime ore dell’alba hanno ripulito con i loro (pochi) mezzi ciò che la movida ha creato.
Per la grande mole di vetro e bottiglie di alcol, gli operatori ecologici non sono riusciti a ripulire davvero tutte le strade e piazze del centro storico. Ad esempio solo tre lavoratori della Rap si sono occupati di piazza Croce dei Vespri e piazza Sant’Anna. Inoltre alcuni cocci di bottiglie risultano usati per atti vandalici su alcuni palazzi della zona.
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Palermo si risveglia con cumuli di vetro per strada: l’ordinanza di Orlando
A compiere la maggior parte dell’infrazioni però non sarebbero i venditori regolari, con dei locali a norma e con tutte le regole del periodo pandemico, ma gli ambulanti, che con i loro frigobar si disperdono nei vicoli della città. Sarebbero loro i principali trasgressori a cui le forze dell’ordine danno la caccia.
“Questa situazione è insostenibile – dice Mario Miranda, capo area sud di Rap, a Repubblica -. Con gli uomini e i mezzi che abbiamo non possiamo affrontare nei giorni del fine settimana soprattutto questo disastro. Evidentemente c’è chi non rispetta l’ordinanza in vigore sul vetro e questo crea dei danni sul fronte della pulizia e del decoro. Oltre a essere estremamente pericoloso per l’incolumità delle persone”.