La 71esima edizione del Festiva di Sanremo partirà con Naomi Campbell madrina della prima serata. Lo annuncia, in un’intervista a “La Stampa” Amadeus, spiegando che saranno 10 le primedonne di Sanremo 2021. Così dichiara il re dell’Ariston: “In totale vedrete dieci donne al mio fianco: alcune per una sera, altre per tutta la settimana e si rappresenteranno come preferiranno”. “Questa estate – spiega parlando della scelta di Naomi Campbell – ho visto un servizio in tv su lei e su quello che rappresenta al di là della moda. Lei sarà certamente la co-conduttrice della prima serata”.
Naomi potrà raccontare ciò che il pubblico non sa e le appartiene. Come ad esmepio la sua amicizia con Nelson Mandela e le sue battaglie per i diritti civili contro il razzismo. “Sarà magnifica”, promette Amadeus. Il direttore artistico del festival conferma la strategia di comunicazione scelta per quest’anno è quella di fare personalmente tutti gli annunci ufficiali che riguardano il Festival. Quindi invita a diffidare dal gossip di fonti terze. Tutto quello che c’è da sapere ce lo svelerà in prima persona!
Di certo però i rumors e le indiscrezioni non mancheranno. Soprattutto in questa edizione “pandemica” che sta già suscitanto pioggia di polemiche.
Amadeus parla delle polemiche sul festival
E proprio sulle polemiche relative alla realizzazione del Festival nonostante il Covid, Amadeus replica: “Sanremo non deve essere colpito”.
«Mi dispiace che chi fa questo lavoro debba colpirci- dice Amadeus- Da sempre sono per l’apertura dei teatri e dei cinema. All’estero ci sono sale che hanno aperto con grande attenzione per i protocolli. Sono molto dispiaciuto che il nostro ambiente sia fermo e spero che si riaccenda al più presto. Che Sanremo abbia 380 persone in platea è uno sforzo immane. Se non ci sono persone in platea non faccio un favore allo spettacolo ma un danno. Il festival sarà un grande faro che illuminerà un settore e provoca sofferenza che si lotti fra di noi. L’obiettivo da colpire non deve essere Sanremo. Se si aspetta Sanremo per colpire allora vuol dire che in quel momento si sta facendo del male a tutti: cinema, teatro, musica».
Secondo il direttore artistico della maggior manifestazione canora italiana, il fatto che la kermesse si faccia, è un segnale motlo importante per tutto il settore. “Noi tutti, Rai, discografia, addetti ai lavori siamo insieme perché sarà un festival storico. La gente per strada mi chiede: ‘ce la facciamo a fare Sanremò? Non: ‘farete Sanremò? Il pubblico ha bisogno del festival, di alleggerire, pensare ad altro. Con tutti i protocolli possibili”.
Le misure anti-covid del Festival
Quanto alle misure anti-Covid, Amadeus spiega: «La gente a casa vedrà uno spettacolo che sembrerà il più simile a quello degli altri anni, ma dietro le quinte sarà organizzato con metodi chirurgici». Infine le speranze del conduttore: “Mi auguro che questo Sanremo sarà unico, non solo per quello che avremo messo in campo per poterlo fare durante questo periodo Covid, ma anche per l’umanità che ci stiamo mettendo. Quest’anno poter fare questo spettacolo è una sorta di privilegio e non me lo voglio perdere”.