“Un sorriso nel cielo”: è così che la Nasa ha intitolato la foto di oggi, che coglie un arcobaleno invertito, scattata dal Porto Turistico di Marina di Ragusa il 24 febbraio scorso da Marcella Giulia Pace, astrofotografa siciliana spesso premiata dall’Agenzia spaziale americana.
La foto coglie l'”Arco Circumzenitale”, ovvero “l’arcobaleno che sorride” a causa della sua curvatura, con i colori capovolti rispetto all’arcobaleno, simbolo della pace. Guardando in alto nel cielo, verso lo zenit (cioè verso la nostra verticale), quando il sole è basso sull’orizzonte, si può cogliere il raro “Arco Circumzenitale”, con i suoi colori vividi, raro proprio perché non guardiamo frequentemente il cielo sulla nostra verticale, noi tutti chini sulle notifiche dei nostri device mobili, in un incessante non necessarissimo scrollare.
“Gli arcobaleni – racconta Pace, che pubblica il proprio lavoro su www.greenflash.photo – hanno da sempre rappresentato tantissimo nell’immaginario dell’Uomo, comunicando colore, luce e speranza in tempi migliori che stanno inevitabilmente arrivando. Anche di recente, in piena pandemia, molti esposero arcobaleni a rappresentare e incoraggiare la resilienza di un intero pianeta, piegato dalla diffusione letale di un virus. “Se si prendesse l’abitudine di osservare sempre e con più attenzione il cielo e la Natura,” prosegue Marcella, “si prenderebbe continua coscienza della fragilità della vita sul pianeta, non solo quella umana ma di ogni forma di vita, senza darla mai per scontata, senza maltrattarla con crudeltà, senza sentimenti di superiorità”.
Il 24 dicembre scorso, esattamente due mesi prima dell’invasione russa in Ucraina, l’agenzia di stampa nazionale ucraina pubblico’ un lungo articolo sulla carriera fotografica di Marcella Giulia Pace. “A concludere questo servizio fotografico ucraino”, racconta Marcella, “era un’immagine che costituiva un profetico “startrail” in cui le stelle tracciavano sulla volta celeste e inviavano al Mondo, in codice morse, il messaggio: “PEACE”.
“Mi piace pensare – dice – che anche ora, questo sorridente arcobaleno, questo arco circumzenitale colorato, possa restituire speranza e occasioni di sorriso a chi è oggi schiacciato dalla guerra, in questa immane, sbagliata e violenta disgrazia piombata sul popolo ucraino, creata da uomini stolti e arroganti. E che lo stesso sorriso colorato possa conferire buona volontà a chi è in grado di fermare tutto questo orrore, perché si possa tornare a parlarsi, a discutere, a parlare di futuro, di amore, di Pace che, incidentalmente, è anche il cognome che porto”.