Sono già diecimila e promettono battaglia contro il green pass, che prenderà piede negli atenei italiani all’inizio di settembre. La fetta dei no vax e dei no green pass si estende nel mondo di studenti e universitari, tra loro sono presenti anche laureati o studenti di medicina, farmacia o chimica e tecniche farmaceutiche.
Il loro motto e lo stesso di tanti altri gruppi “Basta con la dittatura sanitaria”. Così ripetono i partecipanti che coordinano un gruppo che non esiste solo virtualmente, ma che ieri, nelle vicinanze dell’Università di Roma La Sapienza, ha visto prendere piede un primo sit-in contro l’installazione della certificazione verde all’interno degli atenei.
Nel canale Telegram, diventato la piattaforma principale per gli amanti di complotti e no vax, si susseguono dichiarazioni contro i vaccini, articoli creati ad hoc e molteplici fake news legate al Covid-19. Non tutti però sembrano prendere delle decisioni estreme. Alcuni hanno perfino deciso di metterci la faccia, dichiarando la propria contrarietà solo alla certificazione verde.
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Nasce il gruppo ‘Universitari contro il green pass
“I creatori di questo canale hanno un nome, un cognome e un volto (Veronica e Filippo). Come individui ci riteniamo liberi di collaborare a questo progetto per noi non violento. Siamo per la massima cooperazione“. Quindi nello stesso gruppo, unito dal non voler la certificazione verde, si susseguono più fazioni in fase di azione.
La ministra dell’Università Maria Cristina Messa non sembra comunque pronta a smuovere un passo in merito alla questione dei green pass all’interno degli atenei. “Abbiamo un milione e 800mila studenti iscritti, tra i 19 e i 25 anni, e proprio a loro è chiesto di dare un esempio alla nostra società, di come la responsabilità dei nostri giovani sia forte e di come possa essere messa in evidenza in positivo“.