Confusi e spaesati da questa notizia che man mano, insieme al dilagare del virus in tutta la Penisola, diventava sempre più concitata e mutevole, abbiamo deciso di stringerci virtualmente in un gruppo Whatapp con l’obiettivo di aggiornarci, consultarci e soprattutto sostenerci fino a quando anche l’ultimo di noi avesse scattato la propria foto, sorridente, nella propria casa, con il capo cinto dal tocco o dalla corona d’alloro.
Chi man mano ha tagliato il traguardo non è andato via per la propria strada ma è rimasto ad aspettare che arrivassero anche gli altri, incitandoli a non mollare e a percorrere gli ultimi metri della pista. Uno dopo l’altro siamo stati proclamatati dottori in Giurisprudenza, seppur a distanza, abbiamo esultato, a turno, tutti per la gioia dell’altro. Siamo orgogliosi di essere riusciti a superare questi ostacoli e di esserci riusciti tenendoci virtualmente per mano. Oggi siamo tutti sul podio, sullo stesso gradino, al primo posto, perchè oggi abbiamo dimostrato di avere appreso e fatto nostra la lezione più importante, che forse è proprio vero che: “Insieme si va più lontano”. Così ci racconta la neodottoressa Irma che aggiunge:
“Abbiamo tirato fuori la nostra forza e l’abbiamo messa a disposizione del gruppo, così abbiamo vinto. Spero questo possa essere, nel nostro piccolo, un monito per tutti, specie in un momento delicato come questo; ricordiamoci che tutto è più facile da superare quando si rimane uniti. Spero di poter presto festeggiare in facoltà insieme a tutti i miei colleghi. Un grazie particolare va alla mia famiglia, ai miei amici e al mio relatore”.
“Ho sognato sin da piccola il giorno della mia laurea, mai avrei potuto immaginare che potesse realizzarsi in diretta, dal salotto di casa mia. Nonostante questo, l’emozione è stata tanta e, indipendentemente dal luogo, sentire quelle paroline magiche, ci hanno suscitato emozioni forti che difficilmente si possono esprimere a parole. Non è stato assolutamente facile, dopo i primi momenti di angoscia per le modalità di svolgimento, ci siamo fatti forza, ed insieme siamo sopravvissuti a quella che passerà alla storia come la sessione di laurea del covi19”, questa la testimonianza della dott.ssa Giusy.
Riportiamo anche le parole del neodottore Federico:
“L’emozione è rimasta anche nella discussione a distanza. Battiti del cuore a mille, aderenalina, c’era tutto. Il sistema universitario, amministrazione e associazioni di studenti, si sono tutti dimostrati all’altezza della situazione garantendoci le migliori condizioni possibili. È stato anche permesso l’accesso virtuale di parenti ed amici. Il covid 19 ci ha messo e continua a metterci a dura prova, ma sono convinto che potremo uscirne presto nel migliore dei modi”
Emozionata anche la dott.ssa Emanuela:
“Quel giorno le emozioni che si sono susseguite sono state tante, paura e ansia per la strana situazione che stavamo vivendo. Avevo sempre immaginato di discutere la mia tesi nella prestigiosa Aula Magna, invece mi sono ritrovata a discutere comodamente seduta davanti il PC, nella mia stanza. Non nego che però, appena è arrivato il mio turno, ho provato una grande emozione, sentivo la voce tremare e dopo, ho potuto abbracciare le persone a me care e questo penso che sia stato il momento più bello. Per quanto strana e innovativa è stata, questa sessione di laurea sicuramente non la scorderemo mai”.