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Netflix. 36 serie imperdibili


A qualcuno sarà successo spesso. Sei lì, davanti alla tua smart tv, al tuo pc o al tuo tablet. Hai voglia di guardare qualcosa su Netflix, serie da vedere che ti mantengano incollato allo schermo, e finisci per cadere nella solita trappola: passi tutta la sera a sfogliare il catalogo, a sbirciare i trailer sopraffatto dall’indecisione e da un’offerta in cui è facile perdersi come dentro un labirinto. La serata finisce così, a sfogliare serie tv senza vederne una. Bene, siccome ci siamo passati anche noi, siamo qui per porre rimedio alla cosa. Siamo qui per guidarvi in una fitta giungla fatta di episodi e stagioni, colpi di scena e cliffhanger. Siamo qui per darvi in mano una pratica ed essenziale guida alle 30 serie TV da vedere su Netflix assolutamente.

Cercheremo di spaziare tra i generi e di accontentare tutti i gusti, dedicandoci sia ai grandi cult da recuperare che alle produzioni più nuove. E visto che siamo in tema, vi ricordiamo che noi di Movieplayer abbiamo pensato anche a un utile vademecum cartaceo capace di farvi orientare nel vasto mondo seriale. Stiamo parlando di 100 serie tv in pillole – Manuale per malati seriali, il libro edito da Multiplayer Edizioni in cui il nostro team di esperti ha analizzato le serie tv svelando gli effetti collaterali, i livelli di dipendenza e la giusta compagnia con cui gustarsi lo show.

Adesso, però, torniamo alla nostra guida digitale sulle serie tv da vedere su Netflix, alla ricerca della commedia, del thriller, dell’horror e dei supereroi. Nella speranza che vi serva come bussola per navigare soddisfatti nell’impero dello streaming.

1. THE WITCHER

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L’incontro tra Renfri e Geralt

Il nuovo Game of Thrones? Sì e no. Sì, proprio perché non è Game of Thrones. Non intende esserlo. Quello di The Witcher è un fantasy “sword and sorcery” vecchia maniera, dedicato ad antieroi riluttanti e pericolose streghe che si muovono dentro una terra inospitale. Sì, perché The Witcher è una saga longeva, in cui i personaggi hanno un arco evolutivo ampio e traumatico. Sì, perché Netflix potrà scavare a lungo in un immaginario affascinante, torbido e crudele, denso di mito, di storie e di folklore dal sapore slavo No, perché The Witcher non ha (volutamente) il respiro epico di Game of Thrones. Al centro del racconto non c’è un disegno collettivo ma vicende intime e personali. Nessun gioco di potere, nessuna fame di conquista, solo persone che cercano di trovare il proprio posto nel mondo. Geralt, Yennefer e Cirilla sgomitano per ottenere la propria autodeterminazione, contro un mondo soffocato da maledizioni, ordini e profezie opprimenti. Chi sono io? Qual è il mio scopo? Domande a cui The Witcher risponde con una scrittura tanto semplice quanto efficace, persino soddisfacente quando riesce a giocare bene con il tempo e con lo spazio. La sensazione è che la prima stagione di The Witcher sia solo la punta dell’iceberg. Una premessa per grandi sviluppi futuri, una promessa di qualcosa che avverrà nel corso degli anni. In un regno stracolmo di creature seriali, The Witcher fa il suo sporco dovere: intrattiene, intriga, fa venire voglia di andare a caccia dell’episodio successivo. E non è cosa da poco. 

2. RUSSIAN DOLL

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Russian Doll: una scena con Natasha Lyonne

Una giornata dentro una giornata dentro una giornata, che è sempre la stessa giornata. La struttura narrativa di Russian Doll sembra davvero quella di una matrioska in cui ogni cosa si ripete sempre uguale a se stessa. Riprendendo l’idea forte alla base del mitico Ricomincio da capo con Bill Murray, questa serie tutta al femminile ci mette nei panni di Nadia, costretta a rivivere continuamente il giorno del suo trentaseiesimo compleanno. Il tutto raccontato con ironia, ma non pensate che Russian Doll sia la classica commedia anzi. Una delle serie più sorprendenti prodotte da Netflix ha fatto proprio della sua varietà di tono il suo punto di forza, diventando spesso e volentieri anche molto ma molto dark. E scommettiamo che Nadia vi conquisterà senza troppe difficoltà.

3. BREAKING BAD

Breaking Bad: Bryan Cranston nell'episodio Riserva indiana (To'hajiilee)
Breaking Bad: Bryan Cranston nell’episodio Riserva indiana (To’hajiilee)

La storia di un professore di chimica che diventa, a sua volta, un processo chimico umano. Il mite uomo medio Walter White, inetto e insoddisfatto, scopre di avere un tumore. Così, pur di assicurare un futuro stabile alla sua famiglia, evapora per trasformarsi in uno spietato criminale di nome Heisenberg. Ritmo, azione, commozione, violenza. Breaking Bad è la serie tv su Netflix perfetta, senza cali lungo il suo tortuoso percorso di perdizione e puro egoismo. Sostenuta dalla prova attoriale sontuosa di un Bryan Cranston capace di strappare applausi anche a Anthony Hopkins, la serie di Vince Gilligan è racconto cinico e imperdibile.

4. MAD MEN

Mad Men: Elisabeth Moss, Jon Hamm e Rich Sommer in una scena di Waterloo
Mad Men: Elisabeth Moss, Jon Hamm e Rich Sommer in una scena di Waterloo

Guardare Mad Men su Netflix significa accettare un triste destino: verrete sedotti e abbandonati da Don Draper. Sensuale, misterioso, fedele solo alla sua riga al lato, ai suoi drink e all’immancabile sigaretta di turno, il direttore creativo di una celebre agenzia pubblicitaria è l’anima inquieta di una serie raffinata e dolente. Attorno al complesso personaggio interpretato da Jon Hamm, vivisezionato in ogni suo paradosso e bugia, orbitano donne e uomini dell’America anni Sessanta. Quella del boom economico, dell’ottimismo sfacciato, del benessere ostentato per nascondere indicibili malesseri. Corale e intimo, Mad Men è un meraviglioso racconto sulle menzogne che raccontiamo a noi stessi.

5. BOJACK HORSEMAN

Bojack Horseman: il protagonista in una scena della serie
Bojack Horseman: il protagonista in una scena della serie

Una volta Peter Griffin disse che i cavalli sono persone orribili. Guardando BoJack Horseman non si può che dargli ragione, perché la serie animata Netflix getta uno sguardo impietoso nella coscienza di un cavallo-attore tutt’altro che amabile. Attore in declino, aggrappato alla gloria del passato, Bojack è un inguaribile egocentrico che cerca attenzioni e approvazione in chiunque. Attraverso una narrazione grottesca e una comicità amarissima, BoJack Horseman traghetta l’animazione verso un territorio adulto in cui si parla di inadeguatezza e di depressione. Se è vero che il comico è l’ombra del tragico, in questo show c’è davvero poco spazio per il sole.

6. BLACK SAILS

Black Sails: Toby Stephens in una scena del primo episodio della serie
Black Sails: Toby Stephens in una scena del primo episodio della serie

Chi lo ha detto che i pirati sono ormai naufragati? Lontana mille nodi dai toni grotteschi di Jack Sparrow e ciurma, Black Sails è un racconto corsaro dal retrogusto antico. Storia di pirati in cerca di tesori, di intrighi sottocoperta e sotterfugi da ammutinamento. L’ambizioso capitano Flint si mette sulla scia di un galeone spagnolo che promette un ricco bottino, ma sulla sua strada ci si mette la Marina Inglese assieme a qualche malumore all’interno del suo equipaggio. Quattro stagioni e un’esperienza di visione immersiva per riscoprire il fascino del tenebroso cuore dei pirati, senza rinunciare all’epica, al sesso e al lato oscuro dell’ambizione.

7. SONS OF ANARCHY

Charlie Hunnam e Ron Perlman in una scena dell'episodio Albification di Sons of Anarchy
Charlie Hunnam e Ron Perlman in una scena dell’episodio Albification di Sons of Anarchy

Sporchi, duri e puri. Un gruppo di balordi di cui è facile innamorarsi. In sella alle loro fedeli motociclette cromate, i Sons of Anarchy sono una banda criminale di motociclisti. Farne parte significa sposare una filosofia di vita che non ammette vie di mezzo. O dentro o fuori. O con loro o contro di loro. Lo show FX da vedere su Netflix si mette sulle spalle del padre di famiglia Jax Teller (un carismatico Charlie Hunnam), costretto a gestire il suo privato e la sua brutta compagnia. Sons of Anarchy rilegge il mito di Amleto in chiave contemporanea attraverso una violenta epopea sulla gestione del potere, sul senso di appartenenza e sulla fedeltà ai propri valori.

8. DAREDEVIL

Daredevi: Charlie Cox in una delle prime immagini della serie
Daredevi: Charlie Cox in una delle prime immagini della serie

Se gli eroi del Marvel Cinematic Universe combattono per il bene del pianeta e della galassia, sul piccolo schermo i paladini si accontentano di proteggere la loro città, di dannarsi l’anima per il loro quartiere. Il microcosmo Netflix dedicato agli eroi della Casa delle Idee, in cui le gesta di Matt Murdock, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist convivono, nasce da qui. Daredevil, primo tassello di un mondo più grande, è abile nel ricreare atmosfere plumbee e la storia drammatica di un avvocato cieco, la cui fede blasfema lo porta a prestare l’anima dal diavolo di Hell’s Kitchen. Daredevil è un supereroe urbano, realistico, afflitto da dilemmi morali credibili.

Grazie a sequenze d’azione in cui lo spettatore avverte il peso di ogni pugno, la serie Netflix da vedere subito ha rilanciato un personaggio Marvel dotato di una psicologia complessa, un Daredevil che riesce a battere il deludente film con Ben Affleck uscito nel 2003 e considerato uno dei peggiori cinecomic di sempre. Le preghiere di chi ama il vero Matt Murdock sono state ascoltate.

9. STRANGER THINGS

Stranger Things:
Stranger Things:

Intense sessioni di Dungeons & Dragons, la passione per Star Wars, il fascino dei primi videogame. Un gruppo di ragazzini vive la sua felice spensieratezza, ma c’è un mostruoso alieno pronto a spezzare l’incantesimo. Misteriosa e appassionante, su Netflix la serie da vedere, e che non ci si può perdere, è Stranger Things: pura nostalgia al potere, un richiamo irresistibile all’immaginario nerd anni Ottanta girato, scritto e diretto da chi in quegli anni gloriosi ci è cresciuto davvero. E si sente. Lontana da una malinconia fine a se stessa, la serie dei fratelli Duffer ha scoperto nuovi talenti (su tutti l’incredibile Millie Bobby Brown, che interpreta Eleven) e rispolverato attori finiti del dimenticatoio troppo presto. Tre stagioni (in attesa della quarta) che vi catapulteranno nelle magiche atmosfere de I Goonies e di E.T. L’Extraterrestre. La meraviglia sarà la stessa.

10. BLACK MIRROR

Black Mirror: Bryce Dallas Howard in una foto dell'episodio Nosedive
Black Mirror: Bryce Dallas Howard in una foto dell’episodio Nosedive

Il futuro è oggi. Domani è già qui. Quella di Black Mirror, però, non è una fantascienza fatta di cyborg, alieni, navicelle spaziali e pianeti lontani, ma una distopia reale, vicina (se non sovrapponibile) al nostro quotidiano. La serie Netflix ideata con lucido cinismo da Charlie Brooker fa male e punta il dito contro l’uso scellerato della tecnologia. Così il male virtuale ha la forma di un social network autodistruttivo, di un software da maniaci del controllo, di un talent show macabro, di una diretta in cui ogni abitante dà sfoggio del proprio malato voyerismo. Serie antologica in cui ogni episodio vale come un film a se stante – e i migliori episodi di Black Mirror sono già cult – la serie ci dimostra come ogni grande invenzione possa trasformarsi in incubo per colpa dei deliri umani (gelosia, solitudine, curiosità).

11. PENNY DREADFUL

Penny Dreadful: Eva Green in una scena dell'episodio Night Work
Penny Dreadful: Eva Green in una scena dell’episodio Night Work

Quell’imperdonabile errore (o forse dovremmo dire orrore) de La leggenda degli uomini straordinari è stato vendicato. Perché finalmente Penny Dreadful è riuscito nell’impresa di far convivere grandi figure della letteratura ottocentesca in un unico, grande affresco gotico. Da Dorian Gray al Dottor Frankeinstein, passando per l’Uomo Lupo e Dracula, la serie britannica è un poetico racconto corale su Netflix dedicato a persone reiette, a eterni emarginati che cercano disperatamente il loro posto nel mondo. Tra esoterismo, horror ed erotismo, Penny Dreadful si specchia soprattutto nel meraviglioso personaggio di Vanessa Ives, interpretato da una sensuale e maledetta Eva Green. Dentro troverete sangue, violenza, mistero, disperazione, ma anche un tocco di sano e struggente romanticismo.

12. THE CROWN

The Crown: i protagonisti Matt Smith e Claire Foy
The Crown: i protagonisti Matt Smith e Claire Foy

Prima serie britannica di casa Netflix, The Crown cela sotto la sua corona un progetto ambizioso: seguire la vita dell’amata regina Elisabetta II dal suo matrimonio nel 1947 sino ai giorni nostri. Sono previste sei stagioni e un inevitabile cambio di cast col passare del tempo. Nelle prime tre realizzate finora Claire Foy e Olivia Colman impugnano con classe lo scettro di una serie elegante, abile nel dipingere i Windsor come brave persone vicine alla loro gente. Attraverso un perfetto equilibrio tra intimo e pubblico, privato e collettivo, The Crown è la serie perfetta da vedere su Netflix per chi ama i retroscena delle icone storiche.

13. NARCOS

Pedro Pascal in una scena di Narcos
Pedro Pascal in una scena di Narcos

I fatti erano noti. Lo spoiler non era un problema. La realtà che supera la finzione per atrocità, assurdità e risvolti cruenti. Narcos è la nascita, apice e declino di uno dei più grandi imperi del narcotraffico mondiale, raccontato con ritmo, tensione e rischi di empatia. Il ritratto di Pablo Escobar emerso da una delle più amate serie Netflix è impetuoso e veemente. Paziente come un ippopotamo e feroce come una iena, il criminale animalesco Wagner Moura vive una parabola di ascesa e disgrazia, consacrando l’inevitabile fascino del Male.

14. FRIENDS

Un'immagine promozionale della sitcom Friends
Un’immagine promozionale della sitcom Friends

Erede legittimo del mitico (e sottovalutato, in Italia) Seinfeld e fonte d’ispirazione per figlioli come How I Met Your Mother, Friends è un caposaldo assoluto della sitcom. Sei amici, giovani newyorkesi alla ricerca della felicità, si barcamenano tra grattacapi amorosi, problemi lavorativi, litigi e riconciliazioni. Scegliere gli episodi più belli di Friends, alla fine diventa arduo, considerato quante puntate hanno lasciato il segno. Brillante, sincero e devoto al valore dell’amicizia come rimedio a ogni dilemma, Friends non è solo comicità fine a se stessa, non solo battute estemporanee, ma un racconto di formazione, la maturazione di sei persone goffe, leali, tenere e imperfette. Persone che, alla fine, vi sembrerà di conoscere da sempre. Perché vedere Friends, ora su Netflix, è come sentirsi a casa.

15. VIKINGS

Vikings: Katheryn Winnick, Travis Fimmel, Nathan O'Toole nell'episodio Brother's War
Vikings: Katheryn Winnick, Travis Fimmel, Nathan O’Toole nell’episodio Brother’s War

Partito in sordina, come fratello minore de Il trono di spade, Vikings ha lottato con fierezza contro inutili paragoni e scomodi pregiudizi, arrivando a una meritata gloria. La serie History Channel si distingue per grande accuratezza storica, smossa dall’ardente e indomita curiosità del suo Ragnar Lotbork, l’uomo venuto dal nulla che vuole guidare il popolo vichingo oltre le soliti abitudini. Spinta dall’ambizione di un personaggio carismatico, Vikings è puro Medioevo sul piccolo schermo. Dentro ci troverete invidie fraterne, colpi di stato, battaglie cruente e il desiderio di ricredervi su un popolo affascinante, troppo spesso vittima di storici stereotipi duri a morire.

16. SHERLOCK

Sherlock: Benedict Cumberbatch e Martin Freeman in The Lying Detective
Sherlock: Benedict Cumberbatch e Martin Freeman in The Lying Detective

Dimenticate la fumosa Londra ottocentesca, i vicoli sporchi di fango e le indagini sopra le righe dello Sherlock Holmes eroico di Robert Downey Jr.. Sherlock aggiorna il mito dell’affascinane detective nato dalla penna di Arthur Conan Doyle ai giorni nostri. Sfuggente, vanitoso, geniale e arrogante, lo Sherlock Holmes dell’enigmatico Benedict Cumberbatch si muove nel frenetico mondo contemporaneo accompagnato dal fedele e fidato Waston dell’eccezionale Martin Freeman. Sono proprio i duetti tra Sherlock e John a rendere la serie brillante, verbosa e coraggiosa, dove lo scontro dialettico diventa l’assoluto protagonista di uno show ad alta tensione.

17. LOVE, DEATH AND ROBOTS

Love Death And Robots 2
Love, Death & Robots: una scena dell’episodio Tre Robot

La fantascienza è sempre la placenta migliore in cui partorire i nostri archetipi. Allegorie e metafore ben radicate nelle nostre viscere. Love, Death & Robots lo sa alla perfezione e si mette a de-costruire l’essere umano con precisione chirurgica. Questa serie antologica, che sperimenta le enormi potenzialità immaginifiche dell’animazione, si mette i guanti per sporcarsi le mani con sesso, paura, violenza, amore e morte. Quella di Netflix è una serie di perle quasi tutte preziose, che tra molto alti e qualche basso crea un ispirato ibrido di animazione adulta, raffinata, ammaliante, conturbante e respingente. Era dai tempi del primo Black Mirror (quello vero e meno convenzionale) che non si vedeva qualcosa di così originale nel tono (cinico, brillante e disilluso), ispirato nella forma e innovativo nel linguaggio. Ecco il volto davvero disinibito, anarchico e spiazzante di Netflix. Love, Death & Robots ti ferisce spesso con i suoi episodi veloci e ficcanti come schegge. Ed essere masochisti non è mai stato così bello.

18. LOVE

Love: Paul Rust e Gillian Jacobs interpretano Gus e Mickey
Love: Paul Rust e Gillian Jacobs interpretano Gus e Mickey

Questa è la storia di un lui e di una lei, ma potrebbe non essere una storia d’amore. Parafrasare l’incipit di 500 giorni insieme potrebbe essere un buon modo per entrare in sintonia con il tono disincantato di Love, produzione Netflix da vedere dedicata a due ragazzi dal carattere strambo. Mickey è lunatica ed eternamente insoddisfatta. Tom è inetto e impacciato. Insieme formano l’antitesi delle anime gemelle. Eppure una scintilla c’è. Divertente e irresistibile, schietto e immediato, Love fa dell’amore una materia difficile da comprendere a pieno e dell’ironia l’unico modo per mettersi sempre e comunque l’anima in pace e superare ogni ostacolo.

19. MINDHUNTER

Mindhunter: un momento della prima stagione
Mindhunter: un momento della prima stagione

A David Fincher piace entrare nella testa delle persone. Ci riesce spesso e ci trova cose sgradevoli. Dal delirio di Fight Club alle personalità distorte di Seven e de L’amore bugiardo, il regista americano (che qui dirige e produce assieme a una Charlize Theron memore di Monster) torna a perdersi nei labirinti cerebrali di persone disturbate con Mindhunter. Verbosa, paziente e piena di dialoghi affilati, la serie tratta dall’omonimo libro racconta il serial killer da una prospettiva inedita, ovvero come oggetto di studio, per comprenderne motivazioni, atteggiamenti e perversioni. Un racconto raffinato e morboso che ci si attaccherà addosso.

20. ALTERED CARBON

Altered Carbon: Joel Kinnaman in una scena
Altered Carbon: Joel Kinnaman in una scena

Con Blade Runner 2049 siamo tornati nella Los Angeles che fa cadere lacrime nella pioggia. Con Ghost in the Shell abbiamo rievocato un mito dell’animazione nipponica. In attesa di perderci nella metropoli del videogame Cyberpunk 2077, Altered Carbon è un ulteriore conferma del grande ritorno dell’immaginario cyberpunk. Questa serie Netflix da guardare, interpretata da uno statuario Joel Kinnaman, è ambientata in un asettico 2384, quando coscienze e personalità sono diventati ormai software trasferibili in nuovi corpi, utilizzati come involucri. Una tecnologia raffinata e costosa, esclusiva delle classi più abbienti della popolazione. In questo scenario in cui l’umanità ha smarrito se stessa, Takeshi Kovacs viene ingaggiato per risolvere un caso: l’omicidio di un facoltoso milionario intenzionato a indagare sulla sua stessa morte.

21. MASTER OF NONE

Master of None: Aziz Ansari in una scena della seconda stagione
Master of None: Aziz Ansari in una scena della seconda stagione

Essere trentenni a New York non è facile. Non è facile trovare te stesso, capire cosa vuoi essere e chi vuoi diventare. Però Dev Shaah, newyorkese di origini indiane, prende tutto col sorriso. Grazie all’ironia contagiosa e spontanea di Aziz Ansari, anche ideatore dello show, Master of None è il nuovo manifesto dei trentenni odierni. Amarognola e vicina all’ironia tagliente del primo Woody Allen, Master of None mette in scena la quotidianità mai banale della generazione Tinder, sospesa tra il non più e il non ancora. Sarà facile affezionarsi a Dev, sognatore con i piedi per terra, bravo ragazzo che ci farà capire la sostanziale e sottile differenza tra innamorarsi e amare.

22. ORANGE IS THE NEW BLACK

Orange Is the New Black: Taylor Schilling in una scena di gruppo nell'episodio Fool Me Once
Orange Is the New Black: Taylor Schilling in una scena di gruppo nell’episodio Fool Me Once

Assieme ad House of Cards (ancora assente nel catalogo italiano), Orange Is the New Black è stata una delle prime serie Netflix a mostrare con orgoglio e fierezza l’altissima qualità dei prodotti originali del colosso dello streaming. Storia corale di riscatto e complicità al femminile, lo show ispirato alla vera esperienza carceraria della scrittrice Piper Kerman, cammina tutto il tempo sul confine tra dramma e commedia, sorrisi e lacrime. La prigionia di un gruppo di donne viene raccontata con un tatto nuovo, senza commiserare troppo né condannare, ma regalandoci personaggi veri, tridimensionali, a cui ci si affeziona per le loro inevitabili imperfezioni. Orange Is the New Black è sia vergogna che catarsi, senso di colpa e rinascita. A proposito, qui potete leggere la recensione di Orange Is the New Black 7 l’emozionante stagione finale.

23. LA CASA DI CARTA

La casa di carta: una foto della serie
La casa di carta: una foto della serie

Soltanto i tormentoni riescono a spaccare a metà pubblico e critica. Il primo ha osannato La casa di carta, ammaliato dal suo ritmo travolgente e da una trama subito appassionante. La seconda è stata più tiepida, bollando lo show come una furba copia di Inside Man in salsa ispanica. Se la verità sta negli estremi o nel mezzo, lo facciamo scegliere a voi, ma sta di fatto che La casa di carta è una serie sbarcata su Netflix che ha saputo farsi notare in un panorama seriale saturo e affollato; il che è già un grande traguardo. Il segreto, forse, è nello schiaffo che la serie spagnola sferra nei confronti del sistema. Un gruppo di persone senza nulla da perdere (ognuno con un talento specifico) si intrufola nella zecca di Madrid per stampare 2 milioni di euro e poi fuggire col malloppo. Il tutto raccontato approfondendo le personalità di tutti i criminali. Il successo di alcune storie è spesso lì: nel beffare il potere. A proposito di tormentoni, la serie ha preso in prestito il nostro brano popolare antifascista più celebre, come Bella Ciao e in Italia non sono mancate manifestazioni ispirate a La casa di carta, come a Napoli.

24. RICK & MORTY

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Una scena di Rick and Morty

Fulmini e saette da cui non vi è scampo. Ci sono serie tv folgoranti, instant cult destinati a diventare fenomeni virali celebrati in tutto il mondo. A Rick and Morty è successo esattamente questo. Anarchica, folle, schizzata, la serie animata nata come parodia di Ritorno al futuro è un viaggio nello spazio-tempo all’insegna del politicamente scorretto. Uno scienziato alcolizzato (Rick) e il suo ingenuo nipote (Morty) danno vita a un’irresistibile serie di disavventure in cui citazionismo pop e nichilismo si sposano alla perfezione. Tutte cose che fanno di Rick and Morty un meraviglioso esperimento animato riuscito alla perfezione.

25. GLOW

GLOW: una scena sul ring della prima stagione
GLOW: una scena sul ring della prima stagione

Femminista, bizzarro, divertente senza mai rinunciare alla complessità. GLOW è stato un altro successo immediato di casa Netflix, abile nel seguire la scia di Orange Is the New Black per poi trovare una strada tutta sua. Queste Gorgeous Ladies of Wrestling, protagoniste di un glitterato mondo puramente anni Ottanta, divertono e fanno riflettere, portando sullo schermo le loro ambizioni e loro frustrazioni. Teatrale nella messa in scena e sfacciato nel contrastare un mondo (quello del wrestling) maschile e maschilista, GLOW è uno show che non vi farà lottare col telecomando. Non ne avrete bisogno: perché sarà binge-watching.

26. HILL HOUSE

The Haunting Of Hill House 7
The Haunting of Hill House: un’immagine inquietante della casa stregata

Chiudiamo la nostra lunga lista dedicata a Netflix e nello specifico alle serie da vedere con il fenomeno del momento, con una serie tv che sta dando forma solida ai nostri incubi: ambientata in una terrificante magione in cui si cela un misterioso trauma familiare, Hill House è un horror raffinato e spietato. Come abbiamo spiegato anche nella nostra recensione di Hill House, cinque figli lottano con i loro fantasmi (letteralmente) mentre sullo schermo la fotografia, la regia e il sonoro contribuiscono a creare un’atmosfera ammaliante che sfocia spesso in un conturbante raccapriccio. Una serie drammatica che sfrutta l’orrore per celare una dolorosa elaborazione del lutto. E se avete ancora dei dubbi nel farvi tormentare, sappiate che Hill House è stata benedetta anche da un certo Stephen King.

27. UMBRELLA ACADEMY

The Umbrella Academy 14
The Umbrella Academy: Dante Albidone, Aidan Gallagher, Cameron Brodeur, Eden Cupid, Ethan Hwang, Blake Talabis in una scena

Parte subito con un assurdo e strambo mistero: 43 donne che non sapevano di essere incinte danno alla luce dei bambini con poteri prodigiosi. Sette di questi vengono adottati da un misterioso miliardario che li addestra nella Umbrella Academy. La convivenza di questa famiglia disfunzionale sarà tutt’altro che facile, soprattutto quando all’orizzonte si profila l’incombere di una probabile apocalisse. Tratta dall’amato fumetto di Gerard Way e Gabriel Ba (edito da Bao Publishing in Italia), Umbrella Academy è stata una delle serie più amata del 2019. Personaggi intriganti, trama appassionante, perfetto bilanciamento tra azione, dramma e divertimento. Senza dimenticare una colonna sonora smaccatamente pop e una Ellen Page intensa come non si vedeva da troppo tempo.

28. SEX EDUCATION

Sex Education 12
Sex Education: Asa Butterfield con Emma Mackey in una scena della serie

Essere un adolescente non è facile. Essere un adolescente con una madre sessuologa, disinibita e sfacciata può diventare molto ma molto difficile. Lo sa bene il timido Otis, protagonista di una serie tv che ribalta qualsiasi stereotipo associato alle teen comedy. Sex Education è sfacciato, pieno di quell’umorismo tagliente squisitamente british, tutto basato sul sesso raccontato senza tabù. Disinibito dall’inizio alla fine, Sex Education si affida a personaggi imprevedibili, stravaganti, eppure sinceri nel loro essere sui generis. Tra amore e amicizia raccontati senza alcuna retorica, è impossibile non venire conquistati da una Gillian Anderson assolutamente magnetica.

29. PEAKY BLINDERS

Peaky Blinders: Cillian Murphy nella serie inglese
Peaky Blinders: Cillian Murphy nella serie inglese

Si può ambientare un western nel primo Dopoguerra? La risposta è sì, ed è convincente, raffinata a brutale come Peaky Blinders. Ambientata in un’inedita e fangosa Birmingham degli anni Venti, la serie tv di Steven Knight (regista dell’amato Locke) affonda le sue radici tra le fila di una gang criminale. Una grande famiglia in cui svetta la figura ambigua di un carismatico antieroe come Thomas Shelby. Il talentuoso Cillian Murphy dà vita a un personaggio in chiaroscuro, ambiguo e determinato. Un uomo sfuggente che si accaparra subito la nostra stima. Amata per il suo stile visivo accurato e la sua narrazione travolgente, Peaky Blinders è una perfetta via di mezzo tra il dramma e la gangster story. Una grande serie tv, ingiustamente apprezzata soltanto da una nicchia di spettatori, che vi farà sviluppare un forte senso di appartenenza.

30. SOUTH PARK

Una scena dell'episodio Pandemic di South Park
Una scena dell’episodio Pandemic di South Park

Nel 2000 avevamo paura del Millenium Bug, ma la vera apocalisse arrivò in televisione. E aveva le fattezze innocue di quattro ragazzini tondi del Colorado. Era il 6 gennaio del nuovo millennio quando Stan, Kyle, Cartman e Kenny arrivarono per la prima volta su Italia 1 sconvolgendo l’opinione pubblica. Scurrile, irriverente e sfacciato, il cartoon di quei mattacchioni di Trey Parker e Matt Stone ci travolse con la sua forza satirica. Attraverso una serie di disavventure lontane e vicine al tempo della pubertà, South Park è diventato subito un cult che non aveva paura di deridere alle contraddizioni della società americana (e occidentale). Miti, abitudini, orientamenti sessuali, religioni, star. Qualsiasi cosa è pronta a crollare davanti al loro feroce sberleffo. Finalmente i nostri quattro eroi infreddoliti sono arrivati anche su Netflix (con le stagioni 1, 16, 17, 18, 19 e un’accurata selezione di episodi amati). Alla faccia del Millenium Bug.

31. DEATH NOTE

Death Note: Ryuk lo shinigami
Death Note: Ryuk lo shinigami

Non temiamo di esagerare nel definire Death Note una delle storie più geniali mai lette in un fumetto e mai viste sul piccolo schermo. Ideato da Tsugumi Ôba e disegnato da Takeshi Obata, Death Note è un raffinato e cervellotico thriller psicologico che si addentra nelle zone d’ombra dell’essere umano. La tentazione malefica piomba dal cielo: un libro nero nel quale è possibile scrivere nome, cognome e causa della morte del malcapitato di turno, pronto a lasciare questo mondo una volta che l’inchiostro ha scritto la sua sentenza. Tutto nelle mani di uno studente modello che dà sfogo alla sua noia e alla sua totale mancanza di empatia. Sulle sue tracce si mette L, un geniale segugio pronto a risolvere l’enigma dietro una scia di morte. Death Note è una geniale partita a scacchi. Una storia crudele di sociopatici, maniaci del controllo e manipolatori. Un lungo ed estenuante braccio di ferro intellettuale di cui sentirete subito la mancanza.

32. L’ALIENISTA

The Alienist: Daniel Bruhl in una foto della serie
The Alienist: Daniel Bruhl in una foto della serie

Se siete amanti delle più lugubri e decadenti atmosfere di fine Ottocento, siete nella serie tv giusta da vedere su Netflix. Anzi, siete capitati nella città giusta, ovvero l’operosa New York del 1896. Basata sull’omonimo romanzo di Caleb Carr, L’alienista racconta una torbida storia di omicidi seriali all’interno di un contesto urbano alquanto squallido. Tutto parte dal raccapricciante ritrovamento di un cadavere orrendamente mutilato: quello di un ragazzino costretto a prostituirsi. Un caso delicato in cui vengono coinvolti tre personaggi tanto diversi quanto complementari: l’alienista (una specie di psichiatra ante litteram)  Laszlo Kreizler, l’illustratore John Moore e la segretaria di polizia Sara Howard. Muovendosi con eleganza e pazienza nei territori del thriller, L’alienista mantiene intatto lo stile letterario del racconto (molto introspettivo e attento a delineare la psicologia dei tre protagonisti), senza rinunciare a qualche dose di azione e di mistero che la rendono una delle più intriganti serie tv ottocentesche mai viste sul piccolo schermo. Nota di merito per l’eccezionale prova attoriale del sempre più bravo Daniel Brühl.

33. THE END OF THE F***ING WORLD

The End of the F***ing World: i protagonisti della serie
The End of the F***ing World: i protagonisti della serie

Un profondo male di vivere giovanile, ribellioni represse troppo a lungo e reazioni scoordinate. Le tappe essenziali di The End of the F*ing World, serie tratta dall’omonimo fumetto di Charles Forsman, hanno il sapore dei turbamenti adolescenziali portati all’esasperazione. James e Alyssa sono due 17enni inquieti che decidono di scappare dalle loro vite asfissianti per intraprendere una folle avventura on the road. Amara, cinica e facile da divorare, The End of the F*ing World si fa voler bene dall’inizio alla fine. “L’arrivo della seconda stagione, appena pubblicata su Netflix, è stata una necessità assolutamente inevitabile.

34. LE TERRIFICANTI AVVENTURE DI SABRINA

Le Terrificanti Avventure Di Sabrina A Midwinters Tale 6
Le terrificanti avventure di Sabrina, A Midwinter’s Tale: una scena con Kiernan Shipka

L’intruglio magico funziona: più di un pizzico di horror, buone dosi di teen drama e problemi sentimentali a condire il tutto. Nel giro di pochissimi anni Le terrificanti avventure di Sabrina si è imposto come uno degli show di punta di Netflix, perché capace di abbracciare un pubblico di appassionati subito coinvolti da uno show senza mezze misure e con molta personalità. Il percorso formativo della mezza strega Sabrina è esagerato, grottesco, sopra le righe e pieno di quei momenti disturbanti che non si vedono molto spesso all’interno di serie spudoratamente adolescenziali. 

## 35. Titans

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Titans: Brenton Thwaites in una scena della prima stagione

Partito in sordina, lontano dai riflettori e aspettative, Titans ha mostrato i muscoli di una serie tv corale, matura, cupa e davvero ben strutturata. Basata sulla saga DC Comics dedicata alle gesta dei Giovani Titani, la serie mescola vari generi, passando con disinvoltura dal crime al sovrannaturale, senza dimenticare un sottofondo supereroistico in cui l’amalgama del gruppo è sempre al centro dell’azione. Robin e compagni ci coinvolgono in una lotta al crimine in cui l’asticella si alza episodio dopo episodio, sino ad arrivare a una seconda stagione in cui appare anche un certo Bruce Wayne.

36. DARK

Dark: una scena della serie con Louis Hofmann
Dark: una scena della serie con Louis Hofmann

Quello di Dark è stato un lungo braccio di ferro contro un pigro pregiudizio. Arrivata alla fine del 2017, l’eccezionale serie tedesca è stata inizialmente bollata come una “specie di nuovo Stranger Things germanico” soltanto perché racconta di una misteriosa cittadina in cui la gente è solita scomparire nel nulla. Superato questo scoglio, è facile scoprire quanto Dark abbia una personalità tutta sua e una vocazione decisamente più visionaria del suo cuginetto americano. Immerso nella tenebrosa cittadina di Winden, vera e propria protagonista della stia, Dark è la tipica serie TV cervellotica che conquista lo spettatore a suon di punti interrogativi seminati ovunque. Distribuita su vari piani temporali, la serie tv Netflix è complessa, complicata, disturbante. Una sfida lanciata verso lo spettatore. Una rete in cui è bellissimo rimanere impigliati.

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