Sono in corso indagini della Polizia Postale sulle minacce via Telegram da gruppi no vax nei confronti del presidente del Consiglio, Mario Draghi. Gli appartenenti al gruppo ‘Basta Dittatura – Proteste’, dove è stato condiviso l’indirizzo del premier, è attenzionato e monitorato costantemente dalle forze dell’ordine. Nei giorni scorsi, oltre all’indirizzo romano, era stato condiviso anche quello della casa dove il presidente del Consiglio si reca nel fine settimana.
Secondo quanto apprende l’Agi, sono diversi i fascicoli aperti in più procure italiane in relazione alle minacce rivolte all’indirizzo di Draghi e di altri politici tra cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Le informazioni apprese dai canali, costantemente monitorati, vengono poi condivise con la Digos e con gli altri organi competenti per garantire la sicurezza degli interessati.