La CISL-federazione Università ha preso posizione sulla recente inaugurazione dell’anno accademico presso l’Università degli Studi di Palermo ed ha voluto comunicare che in qualità rappresentanti degli studenti e del personale universitario, ritengono che sia dovere combattere i vecchi retaggi che ancora si annidano in quest’istituzione, dove la meritocrazia spesso viene messa da parte a favore di privilegi personali. In particolare, tengono a sottolineare l’importanza di mettere al servizio degli studenti ogni ruolo all’interno dell’università, senza alcuna forma di distinzione o privilegio. In questo post, esporremo il nostro punto di vista su alcune pratiche che ancora permangono in UNIPA e che rappresentano un ostacolo per una formazione universitaria di qualità.
Sotto la nota integrale:
Sicilia terra di talenti e di contraddizioni
La settimana scorsa, partecipando all’inaugurazione dell’Anno Accademico, abbiamo avuto la piacevole sensazione che tutte le componenti dell’Università di Palermo, si siano sentite una vera Comunità Accademica orgogliosi di sentirsi parte di UNIPA.
Il Rettore, con soddisfazione, ha snocciolato numeri e progetti, disegnando una Università che corre verso un futuro di sostenibilità, indispensabile per lasciare un mondo migliore alle giovani generazioni.
Il clou della manifestazione, con il massimo rispetto per la relazione del nostro Magnifico Rettore, prof. Midiri, è stato l’intervento del presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che, alla presenza del presidente Mattarella, ha dato pieno sostegno al progetto e all’idea che Palermo diventi capitale culturale del Mediterraneo, tessendo le lodi di una terra ricca di storia e bellezza e piena di talenti citando Goethe, Pirandello e Piersanti Mattarella.
L’idea che ci siamo fatti di questa apertura di anno accademico è che non abbiamo assistito solo ad un evento celebrativo (o autocelebrativo), ma che in effetti si stesse disegnando un futuro possibile per le nuove generazioni, ma ciò si può realizzare a patto che ognuno di noi metta il proprio impegno e ci si allontani da una mentalità basata sulla autoreferenzialità e sulla prevaricazione, malattia di cui soffre la nostra terra.
L’autoreferenzialità è una malattia pericolosa che disegna un quadro falso e sposta l’attenzione, facendo perdere di vista la realtà; diventa fondamentale smascherare i novelli “Abate Vella” del Codice d’Egitto di Leonardo Sciascia, che si agirano per l’Università di Palermo, che con la loro “grande impostura” umiliano la componente sana di questo Ateneo.
La Presidente von der Leyen ha citato Piersanti Mattarella dicendo “Nessun progresso può attecchire e durare manovrato dall’alto, senza mettere in moto le energie nascoste e senza il loro entusiasmo” mettendo al centro i giovani il loro talento, entusiasmo, passione.
Condividiamo questo pensiero che sono i giovani siciliani il punto di riferimento per aprire l’Università di Palermo alla città, alla regione e a tutto il bacino del Mediterraneo, ma per fare questo dobbiamo combattere i vecchi retaggi che ancora si annidano in UNIPA, dove ricoprire un ruolo significa mettersi al servizio degli studenti, e non avere privilegi, come quello più banale di avere dei parcheggi riservati o quello più odioso del non fare lezioni, o accorciarsi le ore di lezione.
La missione deve essere trasferire cultura, il tutto deve essere accompagnato da servizi all’altezza delle tasse pagate.
Essere e non apparire. “Il vero potere è servizio”.
Dobbiamo diventare tutti attori di un percorso di costruzione e di salvaguardia del Bene Comune e per fare ciò, per prima cosa, dobbiamo isolare e denunciare chi prevarica e utilizza il proprio ruolo per difendere privilegi, ormai anacronistici, per mortificare studenti e operatori.
L’impegno di molti, non può e non deve essere scoraggiato da chi impropriamente, svolgendo un ruolo, assume atteggiamenti di supponenza e prepotenza, assumere una carica è una responsabilità ed essere a servizio della comunità, rispettando le regole della convivenza civile.
Per essere credibili non possiamo consentirci di essere contradditori, e se vogliamo diventare, dopo anni di oblio, un Ateneo Euro Mediterraneo, dobbiamo spazzare via le contraddizioni ancora presenti nel nostro Ateneo, quelle sacche di vecchi retaggi e porre al centro, non a parole, gli studenti offrendo servizi, tecnologia e cultura mettendo in campo risorse necessarie per realizzare quanto prospettato dal Magnifico Rettore.
Dopo l’apertura di questo Anno Accademico, l’auspicio, per tutti noi, è che tutta la Comunità Accademica prendendo spunto da quanto disegnato negli interventi che si sono susseguiti, possa dare un ulteriore impulso e far diventare UNIPA l’Università che i nostri giovani si meritano.
F.to Il Segretario Generale
G.Maurizio Ippolito