La laurea conviene ancora. Questo si rivela confronto il rapporto di Almalaurea ed altri siti dedicato ai profili dei laureati. All’aumentare del livello del titolo di studio posseduto diminuisce, infatti, il rischio di rimanere disoccupati.
I laureati sembrano godere di vantaggi occupazionali importanti rispetto ai diplomati di scuola secondaria di secondo grado durante l’arco della vita lavorativa. Secondo la più recente documentazione Istat, nel 2020 il tasso di occupazione della fascia d’età 20-64 è pari al 78% tra i laureati, rispetto al 65,1% di chi è in possesso di un diploma. Inoltre, la documentazione più recente Oecd a disposizione evidenzia che, nel 2018, un laureato guadagnava il 37% in più rispetto a un diplomato di scuola secondaria di secondo grado
Sui laureati a cinque anni, già da tempo entrati nel mercato del lavoro, gli effetti della pandemia sono stati, nel 2020, decisamente più contenuti rispetto ai neolaureati. Nel 2020, a 5 anni dal conseguimento del titolo di laurea, il tasso di occupazione è pari all’88,1% per i laureati di primo livello e all’87,7% per i laureati di secondo livello. Rispetto alla precedente indagine risulta in calo di 0,6 punti percentuali tra i laureati di primo livello e in aumento di 0,9 punti tra i laureati di secondo livello.
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“Non è vero che la laurea è inutile”, l’88% lavora a 5 anni dal titolo
Mentre nel 2020, a 5 anni dalla laurea, la retribuzione mensile netta è pari a 1.469 euro per i laureati di primo livello. E 1.556 euro per i laureati di secondo livello. Rispetto all’analoga rilevazione dello scorso anno si registra un aumento delle retribuzioni pari a +4,3% per i laureati di primo livello e +4,0% per quelli di secondo livello. Tali incrementi si inseriscono in un contesto caratterizzato da alcuni anni di tendenziale aumento delle retribuzioni.
Nel 2020, a cinque anni dal conseguimento del titolo, la forma contrattuale più diffusa è il contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, che riguarda oltre la metà degli occupati. Oltre il 65,0% degli occupati, a cinque anni, considera il titolo di laurea “molto efficace o efficace” per lo svolgimento del proprio lavoro.
La retribuzione mensile netta a un anno dal titolo di laurea è nel 2020, in media, pari a 1.270 euro per i laureati di primo livello e a 1.364 euro per i laureati di secondo livello.