Non fatevi fregare! Parte la campagna di sensibilizzazione sulle nuove regole in materia di tirocini in Sicilia. Come si legge in una nota pubblicata su Facebook, «con una delibera di giunta regionale arrivata in extremis il 24 Luglio 2013, ultimo giorno utile, la Sicilia si adegua alle linee guida nazionali in materia di tirocini formativi».
Si tratta, comunque, di un risultato che si discosta da quanto auspicavano Cgil e tanti giovani siciliani che chiedevano l’approvazione di una legge che regolamentasse i tirocini. «La delibera di giunta – continua la nota – poi esplicata in una direttiva del Dipartimento Lavoro della Regione, si configura come scorciatoia per non restare una delle pochissime regioni senza un minimo di regolamentazione».
Un provvedimento che riguarda essenzialmente le linee guida nazionali emanate dalla Conferenza Stato-Regioni in materia di tirocini e che regolamenta soprattutto i tirocini estivi. E sono quattro le tipologie di tirocinio disciplinate al momento, in attesa della riapertura di un confronto con la Regione e di una vera regolamentazione della materia
- Tirocini formativi e di orientamento: destinati ai soggetti che hanno conseguito un titolo di studio entro e nonoltre 12 mesi dall’attivazione del tirocinio. Durata massima 6 mesi.
- Tirocini di inserimento o reinserimento al lavoro: destinati a soggetti inoccupati odisoccupati o a lavoratori in mobilità o in cassa integrazione. Durata massima 12 mesi.
- Tirocini di orientamento e/o di inserimento o reinserimento al lavoro: sonodestinati a soggetti con disabilità o a categorie di soggetti svantaggiati ai sensi della L. 381/91 o a soggettirichiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. Durata massima 12 mesi (24 mesi per i disabili).
- Tirocini Estivi di Orientamento: sono destinati a giovani e adolescenti iscritti ad un ciclo di studi presso l’università o istituti scolastici superiori. Sono attivabili sono nel periodo estivo di sospensione dell’attività scolastica. Durata massima 3 mesi.
La campagna propone che si alzi a 500 euro lordi mensili l’indennità da corrispondere ai tirocinanti, a dispetto dei 300 euro attualmente previsti. Ma un altro punto riguarda anche la richiesta, come regola anti-truffa, di una una clausola di cofinanziamento da parte delprivato nella misura di almeno il 30%.
Per ciò che concerne i casi di malattia, infortunio e maternitò, il tirocinante ha diritto ad una sospensione del tirocinio che si protragga per un periodo pari o superiore ad un terzo della durata del tirocinio stesso.
Ultimo punto riguarda l’assicurazione contro gli infortuni e la responsabilità civile. «Il soggetto promotore del tirocinio – conclude la nota – anche di concerto con il soggetto ospitante, provvederà ad assicurare contro gli infortuni e la responsabilità civile verso terzi del tirocinante secondo modalità stabilite dalla convenzione». Non saranno, infine, regolamentati i tirocini curriculari e quindi obbligatori.
A fine nota è possibile visionare i numeri e gli indirizzi e-mail da contattare per avere ulteriori informazioni.