“Non sarà un Natale come tutti gli altri dobbiamo dire parole di verità”. Deve essere un Natale di sobrietà, “siamo dentro l’epidemia molto molto significativa”.
Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a ‘Live Non è la D’Urso’. “Penso proprio di sì”. Così Roberto Speranza rispondendo sul coprifuoco dalle 22 alle 6 anche il 24 dicembre e a Capodanno.
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“È una norma già vigente e penso che vada confermata ancora. È una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di inziare quel percorso graduale e faticoso che ci consentiraà di piegare la curva. Quindi io penso proprio di sì”. E sulla Messa di Natale: “È chiaro che se c’è un corpifuoco penso che vada rispettato per tutti. Se c’è un coprifuoco c’è un coprifuoco”.
“La nostra impostazione non sarà di obbligatorietà”, ma “partiremo con una grande campagna di persuasione poi vedremo dove si arriverà ma io sono convinto che gli italiani anche in questa partita daranno una risposta all’altezza della sfida che stiamo giocando”.
E’ chiara che dobbiamo raggiungere la prevista immunita’ di gregge. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a ‘Live Non è la D’Urso’ su Canale5.
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“Quando arriverà il vaccino – spiega Speranza – sarà di poche dosi, quindi non si porrà il tema obbligo o non obbligo, anzi saremo noi a scegliere a chi dare quelle poche dosi, è chiaro che noi partiremo dai soggetti più sulla frontiera di questa battaglia”.
“Non ripetere gli errori dell’estate: il virus circola ancora, e in maniera molto più forte rispetto all’estate, quando uscivamo da due mesi di lockdown totale.
Continuiamo a limitare gli spostamenti a quelli necessari e a rispettare le misure igieniche di prevenzione”.
E l’appello del presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli, che ha appena avuto un’interlocuzione informale con il ministro della Salute Roberto Speranza. (ansa)