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Nuovo DPCM, ripartono i concorsi. Come si effettueranno


La ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, su Facebook, commenta la decisione del governo di dare il via libera alla ripresa dei concorsi pubblici.

Riprendono i concorsi pubblici con più sessioni di prove a capienza massima di 30 partecipanti. Seguiranno altre considerazioni su concorsi Ripam, concorsi enti locali e concorsi scuola

Nuove regole per i concorsi

Il DPCM parla chiaramente di “sessione o sede di prova”, non di giornata. Ciò significa che non è previsto un limite di 30 partecipanti al giorno, bensì a sessione o sede. In altri termini, ben potrebbero essere previste più sedi per ciascuna giornata, così da consentire l’esame anche a un numero molto più alto di candidati. Ciò varrà sicuramente per i concorsi a prove decentrate.

Adesso si attende il protocollo del Comitato Tecnico Scientifico che ci dirà, nei prossimi giorni, le effettive modalità di partecipazione ai nuovi concorsi pubblici.

Le parole del ministro

Di seguito il comunicato della Dadone:

Sono molto soddisfatta della ripresa, sebbene con sessioni ridotte, dei concorsi pubblici in tutta Italia.

Ho fortemente voluto che questa misura fosse introdotta nel Consiglio dei ministri di ieri sera perché fondamentale per sostenere la macchina amministrativa e continuare il necessario ricambio generazionale che ho innescato sin dall’inizio del mio mandato.

La ripresa dei concorsi pubblici permette allo Stato di rafforzarsi, grazie all’ingresso di nuove forze e competenze che saranno decisive per gestire al meglio le risorse che arriveranno con il Recovery fund e sostenere la ripresa del Paese. Si tratta inoltre di un forte segnale di sicurezza verso i cittadini, sia per coloro che ambiscono a lavorare nella macchina pubblica sia per coloro che da utenti potranno usufruire di una Pa più strutturata ed efficiente.Il Paese non poteva permettersi di tenere più a lungo fermi i concorsi.

Con il nuovo Dpcm, dal 15 febbraio sarà possibile svolgere le prove dei concorsi che prevedano la partecipazione massima di 30 persone per sessione, una misura per garantire la massima sicurezza, e sempre rispettando le previsioni del Cts.

Continuerà comunque ad essere possibile lo svolgimento delle prove in modalità a distanza e da remoto.

Nonostante la pandemia, stiamo cercando di smuovere la macchina dello Stato e portare avanti quel processo di rinnovamento grazie anche all’inserimento di nuove forze e competenze, alla digitalizzazione e all’introduzione di nuove modalità di lavoro.

Tutto questo per andare incontro alle esigenze di cittadini e imprese, garantendo assistenza e servizi efficienti.


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