La Chiesa Cattolica ha patroni per qualsiasi sfera lavorativa, anche per il settore web e social. Proprio in questi giorni Carlo Acutis è stato proposto come il patrono di internet.
Nato a Londra il 3 maggio 1991, Carlo era un vero genio dell’informatica. Da piccolo diceva di voler diventate uno scienziato informatico. Da autodidatta è riuscito a diventare un programmatore molto esperto. La vita del giovane fu però molto breve, morí nel 2006 all’ospedale San Gerardo di Monza a causa di una leucemia.
La sua salma è ora esposta al pubblico in tuta e scarpe da ginnastica.
La sua memoria liturgica sarà celebrata ogni anno il 12 ottobre, giorno della sua morte.
Una vita fuori dall’ordinario per il giovane considerato un genio dell’informatica. Aveva una fede molto radicata, anche a dispetto delle sofferenze procurategli dalla malattia.
Così fortemente appassionato delle nuove tecnologie, sfruttava le sue conoscenza per diffondere il suo amore per Cristo. Per questo aveva aperto diversi blog e siti.
L’eucarestia è la mia autostrada verso il cielo, diceva.
Ad Assisi si è celebrata in questi giorni la cerimonia di beatificazione.
È il primo millennial ad essere beatificato.
Il processo di beatificazione ha avuto inizio a seguito dell’esame di un miracolo da parte della Congregazione delle cause dei Santi. Nel 2010 un bambino con una grave anomalia al pancreas, dopo aver toccato la Reliquia di Acutis è completamente guarito.
Primo beato ad aver avuto in vita un profilo social su Facebook, attraverso il quale dava testimonianza della sua profonda fede.
Da lì raccontava di sentire la presenza di Gesù «come un amico e «una persona viva». Papa Francesco lo ha proposto ai giovani come modello di santità dell’era digitale.
Carlo ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori positivi e diffondere bellezza….di animo.