Nove tra commercianti e lavoratori, che hanno partecipato alla protesta di fronte al Teatro Massimo di giorno 17 marzo, dovranno pagare una multa di circa 400 euro. La sanzione arriva a causa delle norme contro il contagio da Covid-19 non rispettate. I cittadini palermitani, che si sono trovati coinvolti, fanno parte di svariati settori piegati dalla pandemia. Come bar, ristoranti e strutture turistiche.
Per molti di loro questa sanzione rappresenta un danno. Ma anche una beffa. Infatti lo scorso 17 marzo, con il supporto e la guida dello chef stellato Natale Giunta, i lavoratori hanno protestato proprio per la mancanza di un contributo o un aiuto da parte dell’istituzioni. Ed esattamente qualche giorno dopo la manifestazione si sono presentati in questura per la notifica del verbale.
“Siamo stati poi ricevuti dal viceprefetto. Abbiamo comunicato una serie di richieste che speriamo siano accolte”, dicono attraverso i social i manifestanti che sono stati multati. E aggiungono: “Speriamo davvero che la situazione possa tornare alla normalità il prima possibile. Perchè siamo allo stremo”.
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Oltre al danno la beffa, multa salata per i ristoratori
Il comunicato dei lavoratori di settore inizia così: “Oltre al danno la beffa. Ammenda per non aver rispettato le normative anticovid. Ciò è quello che è stato notificato ad un gruppo di operatori dei settori della ristorazione, bar, intrattenimento, che lo scorso 17 marzo avevano inscenato una manifestazione – decisamente dai contorni civili e pacifici – prima davanti la Prefettura di Palermo e successivamente in Piazza Verdi”.
E aggiungono: “In un momento di profonda crisi per il settore della ristorazione la manifestazione andata in scena aveva un solo obiettivo. Ovvero quello di attirare le attenzioni delle istituzioni su un settore ormai falcidiato dalla crisi. Ma anche dalle restrizioni. Così però non è stato. Perché qualche giorno fa i manifestanti si sono trovati convocati in Questura per la notifica del verbale”.
“Danno su danno, beffa su beffa per tutti gli operatori del settore Ho.Re.Ca di Palermo e provincia. In un periodo in cui si registrano file interminabili dinanzi gli hub vaccinali, ancora una volta il problema, secondo il governo, sono i ristoranti, le pizzerie, i pub. Da sottolineare che l’intervento della Digos – in occasione della manifestazione – è stato assolutamente morbido e comprensivo nei confronti dei manifestanti”, concludono.