Palermo – Ecco come potrebbe essere il Barbera dopo …
Ieri vi abbiamo raccontato delle esigenze del Barbera e degli indispensabili interventi da fare. Con o senza assegnazione all’Italia degli Europei del 2032.
Se però l’Italia dovesse vedersi assegnare gli Europei ecco la possibile svolta. Alla fine l’essere considerata una “riserva” per Palermo comunque, come detto dal ministro Abodi, avrebbe i suoi vantaggi soprattutto in termini economici e quindi di reperimento degli indispensabili fondi.
Questo perché tutti gli stadi di Euro2032 dovranno avere dei requisiti minimi, che oggi il Barbera non ha neppure lontanamente, ma che sono essenziali e non derogabili.
Quali ad esempio? Su tutti la copertura degli interi spalti e la capienza che dovrà essere non inferiore ai 30.000 posti a sedere.
Qualcuno potrà obiettare che questo non è un problema essendo quella attuale superiore ai 35.000. Ma purtroppo le cose non stanno proprio così, dando per scontato l’assoluto divieto ad elevare l’attuale altezza dello stadio da parte della Sovrintendenza. Probabilmente in pochi ricordano che parte superiore dell’allora Favorita avrebbe dovuto essere smontata subito dopo Italia ’90, se non fosse che sono passati 33 anni e lo stadio e ancora lì come quando fu ristrutturato per la rassegna iridata.
Dando per assodato che l’altezza massima, Sovrintendenza permettendo, non potrà andare oltre quella che ha oggi il Barbera è chiaro che per coprire interamente lo stadio bisognerà trovare una soluzione.
Soluzione che con grandissima probabilità passerebbe da una riduzione drastica, diciamo circa un 20%, della capienza, con i posti per arrivare quantomeno ai famosi 30.000 che andrebbero recuperati in altro modo.
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Come? Ad esempio abbassando il livello del terreno di gioco e di conseguenza degli spalti. Lavori assolutamente invasivi che eventualmente andranno fatti conciliandoli con l’esigenza della squadra rosanero di continuare ad utilizzare lo stadio seppur parzialmente, perché è quantomeno improbabile pensare di far giocare il Palermo in un impianto alternativo che facciamo fatica ad individuare ad una distanza ragionevole dalla nostra città.
Di certo non potrà in alcun modo essere toccata la facciata centrale in quanto esiste un vincolo che già in occasione di Italia ’90 obbligo i progettisti al rifacimento dello stadio ma con il mantenimento della stessa.
In ogni caso la speranza è che al di là degli Europei l’Amministrazione Comunale si renda conto che l’unico modo per avere, e soprattutto conservare, uno stadio in perfetta efficienza è darlo con una concessione pluriennale a chi ha l’interesse e, soprattutto, le possibilità economiche per tenerlo come si deve. Ormai un po’ dappertutto la tendenza è quella di dare gli impianti, con concessioni pluriennali, alle società che li utilizzano e che quindi hanno tutto l’interesse affinchè gli stessi si mantengano producendo magari anche degli utili. Il problema però è sempre lo stesso, ovvero capirà l’amministrazione comunale che è interesse della città avere un impianto efficiente e funzionante o continueranno a prevalere logiche diverse?
Di certo il City Football Group “essendo del mestiere” non si farà mettere i piedi in testa da nessuno. E’ il caso che chi frequenta palazzo delle Aquile stavolta lo capisca una volta e per tutte perché ai palermitani, e soprattutto ai tifosi del Palermo, delle beghe politiche e dei meri interessi di bottega non interessa nulla.
Le foto contenute nel presente aritocolo sono tratte dal canale youtube Club355: ovviamente non è questo il progetto non essendocene alcuno al momento ma anche sulla base di quanto scritto potrebbe essere non troppo lontano dal Barbera del futuro