Il sindaco Leoluca Orlando ha incontrato questa mattina circa 500 studenti del liceo scientifico di Palermo Galileo Galilei. Nel corso dell’incontro gli studenti hanno proposto al primo cittadino un documento nel quale espongono il loro disappunto riguardo alla cosiddetta “scuola a singhiozzo”, ossia l’alternanza tra didattica a distanza e quella in presenza,
Nel documento i ragazzi bocciano le lezioni in presenza e chiedono di mantenere la Dad fino alla conclusione dell’anno scolastico. Per loro al centro deve stare la sicurezza degli studenti.
Il messaggio degli studenti del liceo Galilei inizia così: “Desideriamo da mesi tornare in presenza. Tuttavia, la grottesca alternanza presenza-DAD, nonostante l’impegno di tutti, sta minando il nostro equilibrio psicologico e mettendo a dura prova le nostre capacità di apprendimento. Misure che sulla carta funzionano, dal punto di vista matematico ineccepibili. Non possono essere freddamente applicate alla scuola“.
La richiesta degli studenti del liceo Galilei
E aggiungono: “Abbiamo la sensazione, a volte, che chi parla a nome della Scuola non abbia a cuore per davvero il nostro benessere. Ma voglia affermare principi astratti, funzionali a politiche contingenti dell’uno o dell’altro schieramento. La Scuola, invece, siamo noi: dirigente, docenti, personale tutto e studenti”.
In conclusione arriva la richiesta degli studenti del liceo Galileo: “Richiediamo di continuare la didattica a distanza finché non sarà possibile essere tutti a scuola in sicurezza. Ogni altra soluzione, al momento, non fa che rendere più difficile, tormentata, ansiogena la nostra vita scolastica”.
Il sindaco Orlando dopo l’incontro ha dichiarato: “Questi studenti e studentesse hanno dimostrato un vero amore per la propria scuola e per la scuola in generale Un amore per la cultura indissolubilmente legato all’amore per la vita e, quindi, per la salute di tutti e di ciascuno. Le argomentazioni contenute nel documento che mi hanno sottoposto hanno una profonda validità, motivo per il quale le condividerò con gli altri sindaci e con tutte le altre Istituzioni competenti a decidere le modalità di svolgimento dell’attività didattica”.