Dopo aver visto monopattini spaccati, divisi a metà o in tre pezzi, ora i vandali puntano all’arte ma senza parte. A primo sguardo potrebbe essere solo una rappresentazione artistica surreale o una citazione colta del Barocco siciliano, ma non è così. È solo uno dei tanti atti vandalici nei confronti dei mezzi green offerti dal Comune di Palermo.
Proprio in questo modo nel capoluogo siciliano si è presentato, non si sa come e non si sa dove, un monopattino in parte dorato, maggiormente nella sua parte superiore. Solo che la differenza tra la mano di uno street artist, come ad esempio Bansky (di cui c’è stata una mostra recentemente a Palermo) e la follia di un vandalo è evidente. Anche per chi non è esperto in materia.
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Palermo, monopattino dorato per le vie della città
Un’immagine che crea sdegno, dato che non è il primo atto e azione contro i monopattini avvenuto a Palermo. Addirittura nei peggiori dei casi le cronache hanno raccontato di mezzi ecologici deturpati e strappati pezzo per pezzo. Senza remore contro qualcosa che appartiene alla comunità cittadina.
Certe volte mancavano le ruote, con cui si può sfrecciare intorno alla città. Altre volte la base su cui si poggiano i piedi. Altre ancora il manubrio, in cui è presente il segnale gps che collega l’utente con l’azione del dispositivo. Alcuni cittadini non si smentiscono e pure questa volta hanno meravigliato, con una colata d’oro che era alquanto inimmaginabile.
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