La commovente lettera in italiano di due migranti ai medici del Civico “grazie per averci curato”.
“Vi siamo molto grati e speriamo di non essere stati un peso per voi, Siete come la nostra famiglia”.
Queste sono le parole di Jessine e Wael, due giovani tunisini di 33 e 28 anni, che sono giunti a Palermo dopo un pericoloso viaggio attraverso il mare fino a Lampedusa. Il motivo del loro arrivo in Italia era la necessità di ricevere cure per la loro insufficienza renale, una condizione che li aveva già portati a sottoporsi a dialisi nel loro Paese d’origine.
Quando sono arrivati all’ospedale Civico di Palermo, erano debilitati dalla malnutrizione e in precarie condizioni di salute a causa delle difficoltà affrontate durante il viaggio e la traversata del Mediterraneo. Tuttavia, col passare dei giorni, hanno iniziato a riacquistare fiducia grazie alle cure mediche ricevute.
Solo due giorni fa li avevano dimessi e ora saranno alloggiati presso una casa famiglia vicina all’ospedale, dove potranno continuare il trattamento di dialisi in attesa di essere inseriti nella lista per un trapianto renale.
Prima di lasciare il reparto, Jessine e Wael hanno voluto ringraziare il personale medico con una toccante lettera, in cui hanno espresso tutto il loro affetto.
Hanno scritto: “Siete diventati come una famiglia per noi,” accompagnando il messaggio con un disegno di un grande cuore.
In questi giorni, il reparto di nefrologia ha effettuato con successo due trapianti renali per due giovani pazienti, che ora non dovranno più sottoporsi alla dialisi.
Questi trapianti sono stati possibili grazie alla generosità di un donatore che aveva espresso il suo consenso alla donazione degli organi in vita e al sostegno altruistico dei suoi familiari.