Ieri sera abbiamo voluto fare una passeggiata nel centro cittadino per capire come avrebbero reagito i protagonisti della movida palermitana alle nuove restrizioni e alla luce degli eventi di questa settimana.
Dopo giornate nere per i contagi e nuovi record di positivi al Covid, a Palermo arriva il weekend. Era quasi un banco di prova questo sabato appena passato, per capire realmente come si sarebbero comportati i palermitani alla luce dell’aumento dei contagi da Coronavirus in tutta l’isola ed in particolare nel capoluogo.
Inoltre era il primo weekend della nuova misura governativa dell’obbligatorietà delle mascherine e in vista del nuovo Dpcm al vaglio del governo nazionale.
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Cosa abbiamo visto in giro
Il quadro era questo: tantissimi i palermitani per strada, moltissimi con la mascherina ma altri senza, o con la mascherina abbassata sul mento.
File davanti ai locali, assembramenti, strette di mano, baci e abbracci. La movida palermitana, ieri sera, non si è fatta mancare nulla. Quasi come a voler dire “Coronavirus, non ti temiamo!”. Ma un atteggiamento simile è sintomo di temerarietà, è un modo per esorcizzare le paure o è la dimostrazione che il buonsenso ormai è sconosciuto da queste parti?
Dal Politeama a piazza Magione, dalla Vucciria a via Candelai centinaia i palermitani, giovanissimi e non, che hanno trascorso all’aperto il sabato sera. C’è stato chi ha rispettato distanze e utilizzo di mascherine ma c’è stato anche chi ha fatto finta di nulla, trascurando un piccolo particolare, quello che siamo in piena pandemia e che adesso è il momento della responsabilità.
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Piazze piene, locali affollati, assembramenti di persone, uno scenario che sinceramente preoccupa e che sicuramente dovrebbe essere evitato. Certo, stando al Dpcm di prossima approvazione, presto non dovrebbe più essere possibile vedere scene simili o almeno non in questa maniera.
Cosa potrebbe accadere
La movida, infatti, dovrebbe subire una stretta, con locali chiusi alle 24, numero più ridotto di avventori e nessun drink in piedi. Purtroppo, o per fortuna, se il senso di responsabilità manca, sono necessarie regole più stringenti, altrimenti ben presto ci si potrebbe ritrovare come nella primavera scorsa e uscire per prendere una boccata d’aria sarà un sogno.
Capiamo benissimo la voglia che c’è in tutti noi di riprenderci le nostre vite, la nostra normalità, le uscite in comitiva, la socialità che tanto ci è cara. Ma attenzione perché dalla voglia di riprenderci la normalità al tornare chiusi in casa è un attimo!