“Il Ponte Corleone ha evidenti problemi strutturali “: è questo il verdetto fornito dai tecnici della Icaro Progetti, l’azienda incaricata di eseguire i controlli sulla struttura di viale Regione Siciliana, che continua a causare non pochi problemi alla viabilità dell’intera città.
Ponte Corleone: le condizioni attuali
Ormai è un dato certo: il Ponte Corleone non è più nelle condizioni di reggere il traffico veicolare in entrata e in uscita dalla città. Il Comune di Palermo aveva tentato la sua riapertura nelle scorse settimane, sperando che la situazione fosse meno grave di quello attuale. Ma purtroppo così non è. Da una prima relazione tecnica sul ponte, infatti, si evince la presenza di danni strutturali gravi ed importanti. sono. Travi che presentano una situazione di forte degrado, lesioni su un pilastro e abbondanti infiltrazioni d’acqua.
Il traffico e i mezzo pesanti
Il traffico che il Ponte è oggi costretto a reggere non è più sostenibile. I tecnici danno delle indicazioni precise per limitare il pericolo. Ad esempio, la chiusura degli innesti delle corsie laterali per evitare sovraccarichi. Di sicuro, è necessario evitare di superare il carico limitato, previsto dall’attuale ordinanza, di 27 tonnellate. Limite però che spesso viene disatteso da molti camionisti.
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Ponte Corleone: inutile il limite di velocità
Nella relazione tecnica si chiede inoltre di alzare il limite di velocità a 60 chilometri orari (attualmente è a 30), per ridurre la permanenza dei veicoli sul ponte. Proprio perché una bassa velocità e il contestuale autovelox creano di fatto un ingorgo che sarebbe controproducente alla stabilità stessa del ponte.
La denuncia
“Il ponte Corleone è in una situazione critica, così come ho denunciato da tempo”, così afferma il consigliere della Lega Igor Gelarda. “Bisogna partire immediatamente con i lavori di consolidamento, e speriamo anche con quelli del raddoppio. Nel frattempo, la cosa più logica sarebbe quella di sospendere la Zona a traffico limitato e permettere ai palermitani una via di transito in più in questa città dove tra cantieri e limitazioni ormai non si può più vivere”.