Non si ferma la rabbia dei cittadini per le buche che riempiono la città di Palermo. La Rap, chiamata in causa, si giustifica dicendo che sta facendo quello che può “pur avendo a disposizione solo 20 operai”. Intanto già i lavori sono partiti.
La Rap ha suddiviso le squadre su due itinerari diverse. Da ieri hanno preso avvio gli interventi per ricoprire le buche nelle vie: Messina Marine, Pomara, Galletti, via Francesco Crispi. Un’altra squadra contestualmente sta lavorando su via Marinuzzi e zona Policlinico (via Del Vespro e via Durante), vicino al Policlinico dell’Università di Palermo.
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Palermo tempestata da buche killer, la Rap si giustifica
L’azienda fa chiarezza su quanto sta avvenendo. “Da luglio 2020 – spiegano dalla società – l’azienda Rap non si occupa più di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi, ma solo di interventi puntuali di emergenza. Le risorse umane oggi disponibili sono pari a circa 20 operai: quelli originariamente preposti alla manutenzione strade sono confluiti nella raccolta e in minima parte anche nelle manutenzioni edili”.
In questo periodo a causa delle copiose piogge, le richieste di pronto intervento e messa in sicurezza da parte degli organi istituzionali, vigili e protezione civile sono infatti dell’ordine di 1.300 e più interventi mensili. “Siamo consapevoli che l’avere superato il tetto di 1.033 interventi al mese non ci darà titolo per avere riconosciuto l’eccedenza in termini monetari. Ma con la sicurezza non si gioca – continua il comunicato- e la Rap nonostante abbia poche risorse cerca comunque quotidianamente di tamponare”.