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Palermo, Zoombombing: svastiche e imprecazioni naziste durante un webinar


La pandemia e i Webinar

Quante limitazioni in tempo di pandemia! Ma non ci siamo mai arresi e abbiamo sperimentato, in questo ultimo anno più che mai, gli incontri virtuali, le riunioni, i seminari, le lezioni online.

Il termine Webinar (Web + Seminar) ormai è diventato d’uso comune e ne conosciamo il significato oltre che l’utilizzo.

Ci si può riunire da ogni parte della città, del paese, del mondo. Tutti nello stesso momento per condividere e discutere argomenti di interesse comune. Uno strumento meraviglioso, specialmente in questi mesi di emergenza sanitaria.

Prendere parte ad un webinar è veramente facile perché il partecipante non deve far altro che accedervi attraverso un link che riceve tramite la mail. E’ tutto bellissimo se non fosse che…anche i webinar sono soggetti ad attacchi hacker.

Zoombombing al webinar sul futuro del trasporto pubblico a Palermo

E’ quello che è successo durante un webinar di qualche giorno fa. Un vero e proprio attacco hacker durante il quale utenti non autorizzati a partecipare si sono inseriti comunque, con lo scopo di disturbare la riunione e molestare i partecipanti con immagini e contenuti indesiderati e fortemente offensivi.

E’ successo durante il webinar sul futuro del trasporto pubblico a Palermo, organizzato dal professore Mario Enea. Gli ospiti e i numerosi utenti presenti su Zoom, sono stati colti da un incredibile imprevisto all’inizio della riunione: un attacco hacker in piena regola.

Il professore Enea ha tenuto a precisare che “I malfattori non sono riusciti nel loro intento: il webinar, primo di una serie di appuntamenti che riguarderanno la vivibilità nella nostra Palermo, si è svolto poi con serenità e grande partecipazione di utenti”.

“Svastiche, imprecazioni e bestemmie sono state inserite nel merito del nostro incontro da soggetti esterni che hanno cercato di inficiare negativamente l’andazzo del nostro appuntamento. Non è certamente da bollare come goliardata quello che è accaduto. Che da dietro un pc ci si possa sentire tutelati nel compiere atti di questa natura è una distorsione e questa vicenda avrà dei risvolti. Non c’è dubbio.

Un momento di alto dialogo, competente e costruttivo, rappresenta una forma di esercizio di democrazia e su certi valori non siamo disposti ad accettare insozzature e offese”, così l’Avv. Giangiacomo Palazzolo, sindaco di Cinisi, presente al webinar.

L’assurda vicenda, ma non è un episodio isolato anzi abbastanza frequente, accaduta durante l’incontro sulla mobilità a Palermo è stata veramente grave e vergognosa con la condanna unanime dei partecipanti.

Durante questi attacchi gli hackers, che hanno insultato, hanno offeso, si sono impadroniti dell’identità di alcuni partecipanti scrivendo frasi irripetibili e proponendo disegni di svastiche oltre che sessisti,  hanno trovato rifugio come sempre dietro l’anonimato della rete…da lì forti e sicuri di sé hanno cercato di inficiare la riunione fortunatamente proseguita senza ulteriori intromissioni.

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