Sono passati 6 anni da quella sera del 13 novembre 2015 in cui Parigi piombò nell’orrore con una serie di attacchi che provocarono 130 vittime e centinaia di feriti. Dopo la pausa del 2020, quando le celebrazioni furono impedite dalle restrizioni anti-Covid, oggi nella capitale francese si torna invece a commemorare quanto accaduto, proprio mentre da due mesi è in corso il processo a una ventina di imputati, accusati a vario titolo di essere responsabili di quelle morti.
Le celebrazioni di oggi sono considerate in Francia particolarmente simboliche, proprio perché ogni giorno, da settimane, i resoconti delle drammatiche testimonianze di vittime, parenti, amici, e poi anche degli imputati al processo hanno riportato indietro la memoria collettiva a quella serata tragica. Come ha dichiarato il presidente dell’associazione delle vittime Life for Paris, Arthur De’nouveaux, “il processo ci ha avvicinati e c’è molta voglia di ritrovarsi nelle celebrazioni”.
Il premier Jean Castex accompagnato dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo andranno nei tre luoghi delle stragi del 13 novembre: lo Stade de France, i dehors dei 4 café del 10/mo arrondissement e il Bataclan, dove si concluderanno le cerimonie a fine mattinata. Stasera, prima dell’inizio della partita di calcio fra Francia e Kazakistan verrà osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime.