Roberta Metsola, eurodeputata maltese e membro del Partito popolare europeo, è stata eletta, al primo turno, presidente del Parlamento europeo. 458 voti favorevoli su 690 votanti, le schede bianche e nulle sono state 74, i voti espressi sono stati 617. La Metsola, 43 anni, prende così il posto alla Presidenza del Parlamento Europeo al posto di David Sassoli.
Roberta Metzola: biografia
Roberta Metsola è la più giovane presidente in assoluto del Parlamento europeo a soli 43 anni. Avvocatessa specializzata in diritto e politica europea, ha lavorato come addetta alla cooperazione legale e giudiziaria di Malta all’interno della Rappresentanza permanente di Malta presso l’Unione europea. Attiva ed impegnata in politica fin da giovane, è stata membro della formazione giovanile del Partito Nazionalista e del Movimento giovanile del Partito Popolare Europeo, di cui è stata anche segretario generale. Il 12 novembre 2020 viene eletta prima vicepresidente vicaria del Parlamento europeo. L’11 gennaio 2022 subentra come Presidente del Parlamento europeo ad interim dopo la scomparsa di Sassoli. Il 18 gennaio viene eletta Presidente del Parlamento europeo.
Il ricordo di David Sassoli
La Metsola non ha potuto che ricordare l’amico e collega David Sassoli nel suo discorso di presentazione: “Una settimana fa abbiamo perso un grande uomo. Un fautore dell’Europa che metteva la dignità delle persone prima di ogni cosa. Il giornalista gentile diventato politico che, in modo calmo e risoluto, cercava di mostrare la solidarietà e il servizio a un mondo malato, come ha detto un suo collega”.
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Roberta Metsola e le polemiche sull’aborto
Nonostante la Metsola abbia ottenuto la stragrande maggioranza dei voti, in passato le sono state rivolte diverse critiche per le sue posizioni antiabortistiche. Ricordiamo infatti che Malta, nazione da cui proviene, è l’unica a vietare totalmente l’interruzione volontaria di gravidanza, anche in casi gravi come stupro, incesto, malformazioni e pericolo di vita per la madre. Soltanto di recente Roberta Metsola ha assicurato che in caso di elezione a Presidente del Parlamento Europeo rispetterà le decisioni della Ue in materia. Lei stessa oggi ha toccato la tematica: “I diritti delle donne non sono ancora sufficientemente garantiti, la lotta per un’eguaglianza reale deve andare oltre le apparenze e impregnare tutto quello che facciamo, e io sarei orgogliosa di essere il presidente che conduce questa battaglia e onorare l’eredità di tutti coloro che hanno ricoperto questa funzione in passato”.