L’Università di Palermo, sensibile ai temi promossi da Addiopizzo per la legalità e lo sviluppo di una economia sana e libera dai condizionamenti mafiosi, ha aderito – per volontà del rettore Roberto Lagalla – al progetto permettendo la distribuzione gratuita di diecimila Addiopizzocard.
Dal 2012 Addiopizzo sta realizzando in collaborazione con l’ufficio del Commissario nazionale Antiracket, da pochi mesi retto dal Prefetto Santi Giuffrè, un progetto per estendere e consolidare la rete economica libera dai condizionamenti mafiosi, attraverso la diffusione della pratica del consumo critico. Con questo progetto viene introdotta Addiopizzocard, strumento di fidelizzazione nonché di raccolta fondi per la realizzazione di un progetto di riqualificazione in città.
Una scelta fatta alla vigilia dell’anniversario dell’assassinio di Libero Grassi, e che permetterà la distribuzione delle card dell’associazione.
Gli studenti che si registreranno sul sito di Addiopizzo potranno utilizzare la card presso le strutture convenzionate della rete di consumo critico “Pago chi non paga” continuando così ad alimentare il fondo per l’investimento collettivo. Accedendo, poi, all’area riservata del sito sarà possibile inserire i propri acquisti ricevendo dei punti da utilizzare per votare il progetto preferito, orientando così l’investimento collettivo.
Tali proventi saranno destinati a una delle due aree della città (piazza Magione o Parco della Favorita) dove da mesi si è avviato un percorso di progettazione partecipata con quanti vivono e operano sul territorio, finalizzato alla realizzazione di un intervento di riqualificazione urbana e sociale.
Durante l’anno accademico 2014-2015 saranno diverse le iniziative tese alla sensibilizzazione e al coinvolgimento degli studenti universitari nell’ambito della campagna di consumo critico per l’investimento collettivo realizzata dall’associazione antiracket.
«L’iniziativa assunta con Addiopizzo – ha detto il Rettore Roberto Lagalla – risponde a una precisa scelta di affermazione della legalità come momento prioritario e fondamentale nell’educazione e nella formazione dei giovani. Non poteva dunque trovarsi abbinamento piùpropizio e simbolico, se non quello di proporre le iniziative di Addiopizzo ai giovani che intendono iscriversi all’Università e che intraprendono un percorso non solo di conoscenza, ma anche di affermazione dei valori civili».