La pensione di reversibilità è una forma di sostegno economico importante per i familiari superstiti di una persona deceduta.
In alcuni casi specifici, i beneficiari possono ricevere un incremento mensile fino a 538,68 euro. Vediamo nel dettaglio chi ne ha diritto, i requisiti necessari e come funziona questo trattamento.
Cos’è la pensione di reversibilità
La pensione di reversibilità è un trattamento economico riconosciuto ai familiari superstiti di un pensionato o di un assicurato deceduto. Questo strumento è pensato per offrire un sostegno economico ai parenti stretti che dipendevano dal reddito della persona venuta a mancare. I beneficiari principali includono il coniuge, i figli e, in alcuni casi specifici, i genitori o altri familiari.
Chi può richiedere la pensione di reversibilità
Secondo le indicazioni dell’INPS, la pensione di reversibilità può essere erogata a:
- Coniuge e figli: Sono i primi beneficiari designati.
- Genitori: In assenza di coniuge o figli, i genitori possono accedere alla pensione di reversibilità se soddisfano queste condizioni:
- Aver compiuto 65 anni al momento del decesso del pensionato.
- Non essere titolari di una pensione diretta o indiretta.
- Essere fiscalmente a carico del deceduto.
- Fratelli celibi e sorelle nubili: Possono avere diritto alla pensione se:
- Sono inabili al lavoro.
- Non percepiscono alcun assegno pensionistico.
- Risultano a carico del lavoratore deceduto.
Requisiti per ottenere 538,68 euro in più
L’importo aggiuntivo di 538,68 euro è legato all’‘assegno sociale’, una misura che viene riconosciuta ai soggetti in difficoltà economica. Questo trattamento è cumulabile con la pensione di reversibilità, ma l’importo può essere soggetto a riduzioni in base ai redditi complessivi del beneficiario.
Condizioni per accedere all’assegno sociale
L’assegno sociale è erogato alle seguenti condizioni:
- Età: Il richiedente deve avere almeno 67 anni.
- Reddito: Il reddito personale deve essere inferiore a una determinata soglia annuale. Nel 2025, questa soglia è fissata a 7002,84 euro annui.
L’importo dell’assegno sociale è pari a 538,68 euro al mese per 13 mensilità, e può essere integrato con la pensione di reversibilità se il beneficiario rispetta i requisiti economici richiesti.
Come viene calcolata la pensione di reversibilità
La pensione di reversibilità si basa su una percentuale della pensione del defunto, calcolata in base al grado di parentela con il deceduto. Inoltre, la situazione economica del beneficiario è determinante per stabilire eventuali integrazioni o riduzioni dell’importo totale.
Secondo la legge n. 335/1995, l’importo della pensione di reversibilità e degli eventuali trattamenti aggiuntivi varia in base alla condizione economica del superstite. Questo sistema è pensato per favorire chi si trova in una situazione di maggiore vulnerabilità.
Come fare domanda
Per ottenere l’importo aggiuntivo, è necessario presentare domanda all’INPS. La procedura può essere effettuata online tramite il portale INPS, tramite patronati o recandosi presso le sedi dell’ente. È fondamentale allegare tutta la documentazione necessaria, inclusa quella che attesta i redditi personali e familiari.
La pensione di reversibilità, insieme all’assegno sociale, rappresenta un supporto cruciale per i familiari di un defunto che vivono in condizioni di disagio economico. Con un incremento mensile di 538,68 euro, questo trattamento aggiuntivo può fare una grande differenza per i beneficiari. Per accedere a questi aiuti, è essenziale conoscere i requisiti e seguire correttamente le procedure di richiesta.
Bollo Auto Sicilia: La notizia che tutti stavano aspettando – Arriva lo “Straccia-Bollo” | Come approfittarne
Reddito di povertà in Sicilia | Arrivano i sostegni fino a 5.000€ | Scopri come richiederlo e chi può ottenerlo
Post correlati
A proposito dell'autore
