Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'Associazione Foro di Giurisprudenza
Giorno 4 febbraio, al Teatro Massimo di Palermo, si è svolto “Italia Domani”, incontro promosso dal Governo Nazionale volto a dialogare sul PNRR e sulle destinazioni e applicazioni dei fondi previsti.
Oltre agli illustri rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, sono stati invitati anche i rappresentanti del mondo accademico e i rappresentanti degli studenti, i quali sono stati invitati per ascoltare che i fondi previsti dal Piano di Ripresa Nazionale saranno destinati per tutto tranne che per l’università.
“Anche questa volta le Istituzioni usano gli studenti per la passerella, dirottando altrove gli investimenti”
L’associazione Foro di Giurisprudenza tuona “Anche questa volta le Istituzioni usano gli studenti per la passerella, dirottando altrove gli investimenti”
“Come associazione Universitaria ci chiediamo come mai – dichiara Giulia Occhipinti, Consigliere degli Studenti e vice Presidente del foro di Giurisprudenza- siamo stati invitati a partecipare come rappresentanza del mondo Universitario a un incontro per dialogare sul PNRR quando sappiamo benissimo che i fondi previsti non saranno destinati, neanche in minima parte, per investire sull’università e sul Diritto allo Studio?
Riteniamo vergognoso che anche dopo questo periodo pandemico in cui il mondo universitario è stato accantonato e il diritto allo studio è stato fortemente e volutamente limitato – continua Occhipinti – si continuino a strumentalizzare gli studenti per le proprie passerelle politiche e si continui a invitarci ad incontri istituzionali solamente per avere pubblico in un ennesimo teatrino dove le istituzioni utilizzano gli studenti per i proprio benefici, senza la volontà di instaurare realmente un dialogo dove vengano presi in considerazione i diritti e gli interessi di noi studenti.”
Riteniamo che si stia perdendo un occasione d’oro per rendere i nostri atenei eccellenze per il territorio e motivo di attrazione internazionale, e ancora una volta non si comprende che non si può investire sul mondo del lavoro senza investire sull’Università e sull’istruzione, e che il rilancio del paese non può che passare sulla sua reale forza motrice: I giovani.