La polemica dopo la prima esibizione di Achille Lauro a Sanremo è arrivata. E ancora ci sono altre serate in vista.
Don Antonio Rizzolo, direttore longevo di Famiglia Cristiana, ha tuonato contro l’esibizione di Achille Lauro attraverso l’agenzia stampa Adnkronos. Per l’ecclesiastico Lauro è stato “inadeguato al contesto“. L’artista, che da anni ama vestire in maniera bizzarra, ha regalato un altro look in stile anni 80′. Con delle lacrime che rappresentavano sangue. Un’immagine forte, che si lega al suo stile adottato negli ultimi anni e in particolare lo scorso anno a Sanremo 2020.
Achille Lauro piange sangue
L’artista ha portato sul palco il suo brano Solo Noi. A destare scalpore al direttore di Famiglia Cristiana non è stata però la scelta del brano, quanto l’immagine portata in scena dallo stesso artista. Il look scelto da Achille Lauro e i “riferimenti cercati e voluti” avrebbero fatto riferimento per don Antonio Rizzolo “alla statue della Madonna e a immagini sacre legate alle lacrimazioni”.
Per poi arrivare ad un attacco duro per Lauro: “Si è vista l’applicazione al centro dell’asta del microfono di Achille Lauro di un rilievo a una forma di cuore che sembra richiamare il Sacro Cuore di Gesù, nel suo disegno con la cresta sopra che rappresenta il fuoco dell’amore: sembra una immagine molto simile anche a quelle degli ex-voto che vengono donati ai santuari“.
Famiglia Cristiana ha visto un riferimento troppo diretto verso Achille Lauro e la Madonna. E in generale a tutta l’iconografia cristiana. Proprio per questo tutto il gruppo religioso è sull’ascia di guerra.
Già lo scorso anno, al Sanremo 2020, l’artista multiforme si era travestito da San Francesco con il brano Me ne frego. Pure in quel caso il cantante aveva fatto storcere il naso al quotidiano religioso.