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Polizia locale. Parte il controllo targhe per scovare chi viola la quarantena


La decisione è stata presa dopo che la notizia di alcuni positivi al Covid beccati a spasso in città ha fatto il giro dei media. . Prosegue il monitoraggio quotidiano della Polizia locale.
Durante l’emergenza Covid è stato infatti attivato un sistema che permette di verificare a campione le targhe intestate a persone che sono in quarantena.

I controlli avvengono attraverso le telecamere di videosorveglianza che registrano le targhe e avvisano in tempo reale se qualche veicolo di persone che dovrebbero essere a casa risulta invece in circolazione.

Il sindaco Mario Conte, ha dichiarato, stanno utilizzando il sistema Targa System, che si basa su una rete di telecamere che leggono le targhe delle auto in transito per le principali vie cittadine. Ma quello che è un controllo di routine è stato adattato al problema dei furbetti del tampone.

La polizia Locale è in possesso degli elenchi dei positivi e quindi anche dei numeri di targa delle loro auto. Quando viene scoperta una vettura in circolazione, mentre il titolare dovrebbe essere chiuso in casa, gli agenti si recano all’indirizzo dell’automobilista per verificare se stia effettivamente rispettando la quarantena.

“Fino ad oggi – spiega il comandante Andrea Gallo – i risultati sono confortanti, visto che nessuno è stato trovato fuori casa. Gli spostamenti dei veicoli erano giustificati, perché condotti da persone diverse dal proprietario.

Il sistema è efficace e rappresenta un deterrente per far rispettare la legge che prevede sanzioni di natura penale”.

Problema di privacy? “Gli elenchi vengono trattati con tutte le cautele di riservatezza. Il sistema della centrale operativa verifica immediatamente se il nome è nelle liste di chi non può uscire, sia perché affetto da Covid-19, sia perché entrato in contatto con un positivo”.

La Polizia Locale ha accesso a questi elenchi che vengono trattati con tutte le cautele sulla privacy

Un’attività a cui si affiancano i tradizionali controlli su strada:

Le pattuglie, nell’ambito dei vari posti di controllo effettuati per il rispetto delle norme al codice della strada o nel tardo pomeriggio e sera per il contrasto dei furti. Verificano che le persone fermate non siano incluse negli elenchi di chi è in quarantena.“

I dati della polizia locale evidenziano come, ad oggi, nessun cittadino di Treviso con obbligo di quarantena sia stato sorpreso fuori casa:

«Nessuna denuncia penale è stata fatta per la violazione della quarantena – conclude il comandante – i controlli continueranno in via continuativa per la tutela della salute pubblica».“

La notizia, postata dal sindaco su Facebook, ha suscitato reazioni diverse

Anche qualche attacco all’amministrazione, oltre a un fiume di riferimenti a conoscenti che avrebbero violato la quarantena.

Angela: “Io ho la certezza di un mio collega, positivo anche lui come la sottoscritta, che, mentre io sono stata a casa 3 settimane uscendo solo per fare i tamponi, lui andava al supermercato come niente fosse”.

Al che Riccardo l’ha pungolata: “Ma tutti voi che non fate altro che scrivere ‘io so, io ho visto, io conosco’, perché invece di piangere sulla pagina del sindaco non chiamate le forze dell’ordine e denunciate con nome e cognome?”.

Tiziana: “Qui c’è gente che invece di guardarsi allo specchio preferisce sputtanare il prossimo”. Ovviamente ci sono i fautori: “Controllate, controllate che di indisciplinati è pieno” (Valeria).

I dubbiosi: “Ma non ha senso dalle targhe. Mio marito guida quella intestata a me e io la sua…” (Giusy).

Gli insofferenti: “Il controllo in uno stato democratico è allucinante”.

Ma qualcuno invoca addirittura il braccialetto elettronico per i positivi. E qualcuno se la prende con i vigili. “Usassero gli stessi metodi per beccare ladri e spacciatori tutto questo forse avrebbe un senso”.


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