Con la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, si da la possibilità di sbloccare migliaia di posti di lavoro.
Il progetto del Ponte di Messina consisteva nella costruzione di un ponte sospeso per collegare la città di Messina in Sicilia con la città di Villa San Giovanni in Calabria. Questo ponte avrebbe attraversato lo Stretto di Messina, uno dei canali più importanti del Mediterraneo.
La proposta per la realizzazione del Ponte di Messina è stata presentata per la prima volta nel 1970, tuttavia la costruzione del ponte non è mai iniziata. Sono state diverse le ragioni che hanno impedito il completamento del progetto, tra cui problemi di finanziamento, controversie politiche e sociali, nonché preoccupazioni ambientali e geologiche legate all’area coinvolta.
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Il progetto del Ponte di Messina ha affrontato una serie di ostacoli, tra cui il suo elevato costo. Nel corso degli anni, le stime dei costi per la costruzione del ponte sono aumentate considerevolmente, raggiungendo cifre incredibilmente elevate. Questo ha sollevato preoccupazioni sulle risorse finanziarie necessarie per portare a termine l’opera.
Inoltre, la sicurezza del ponte è stata una fonte di preoccupazione. L’area dello Stretto di Messina è stata storicamente soggetta a terremoti e altri eventi sismici, il che ha sollevato interrogativi sulla capacità strutturale del ponte e sulla sua resistenza a tali fenomeni naturali.
Tuttavia, di recente il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto per l’avvio dei cantieri e la costruzione del Ponte di Messina. Questa decisione permetterà di creare migliaia di posti di lavoro nel Paese. Inoltre, è stata prevista la ricostituzione della società Stretto di Messina, che sarà coinvolta nell’implementazione del progetto.
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La costruzione del Ponte di Messina, che ricordiamo sarà il ponte più lungo al mondo con una lunghezza di 3,2 km, porterà all’assunzione di tecnici, operai e impiegati sia durante la fase di realizzazione che nella futura gestione dell’infrastruttura.
Recentemente, il Senato ha approvato la conversione in legge del decreto Ponte (decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35), aprendo così la strada alla concretizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Questo decreto, pubblicato lo scorso marzo, è ora diventato ufficiale, confermando che la costruzione del Ponte sullo Stretto avverrà.
L’opera avrà un notevole impatto sul paese, anche in termini di creazione di posti di lavoro. Con la trasformazione del decreto in legge, si apre definitivamente la strada alla costruzione del Ponte sullo Stretto e alle assunzioni necessarie, sia dirette che nell’indotto, per completarlo.
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Secondo il Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha discusso i dettagli del decreto in un recente incontro con i media, il tanto atteso Ponte sullo Stretto avrà un impatto positivo sull’economia, sull’ambiente e sull’occupazione a livello nazionale, dopo oltre 50 anni di attesa. Secondo Salvini, questa infrastruttura ridurrà le emissioni di CO2 di un notevole quantitativo di 100 milioni di tonnellate, migliorerà la qualità delle acque marine e permetterà ai siciliani di risparmiare 6 miliardi di euro all’anno, attualmente spesi per mancati collegamenti.
La costruzione del ponte sospeso, che sarà il più lungo del mondo con oltre 3,6 km, avrà un ruolo strategico nella riduzione del divario tra il Nord e il Sud della penisola, contribuendo anche alla ripresa dell’industria dell’acciaio e della siderurgia a livello nazionale e favorendo il turismo. Si stima che complessivamente la realizzazione del Ponte sullo Stretto creerà 100.000 posti di lavoro.
I lavori inizieranno nel corso del 2024.