L’Unesco nell’ambito della Culture and Sustainable Urban Development Initiative ha tributato un importante riconoscimento all’Università di Palermo invitando il prof. Maurizio Carta, Ordinario di Urbanistica del Dipartimento di Architettura e Presidente della Scuola Politecnica, a rappresentare la cultura urbanistica italiana in Cina alla International Conference on Culture for Sustainable Cities che si terrà ad Hangzhou dal 10 al 12 dicembre.
Il prof. Carta presiederà la sessione dedicata al ruolo delle industrie creative in un nuovo modello di sviluppo economico e sociale. In seguito il Prof. Carta terrà una conferenza alla inaugurazione dell’International Center for Creativity and Sustainable Development a Beijing il 13 dicembre.
Maurizio Carta è unanimemente riconosciuto come il teorico italiano della città creativa, argomento su cui ha pubblicato il volume Creative City. Dynamics, Innovations, Actions (2007) nel quale viene proposto un manifesto per la progettazione delle città creative di seconda generazione fondate sulle 3C: Cultura, Comunicazione e Cooperazione. Lo scenario della crisi globale e il mutamento delle politiche urbane lo ha condotto alla individuazione di una terza generazione e alla conseguente elaborazione del paradigma della “città creativa 3.0”, capace di generare nuova città e nuovi cicli di vita più creativi, intelligenti e sostenibili, in grado di agire come propulsori di nuove politiche urbane per uscire dalla crisi. Il Prof. Carta si confronterà con esperti di altre nazioni e discuterà con Charles Landry, il padre del paradigma delle città creative.
Il contributo del prof. Carta concorrerà a redigere il documento che l’Unesco definirà come contributo della cultura e della creatività nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile nell’ambito dei Sustainable Development Goals che l’ONU discuterà alla terza Conferenza Habitat di Quito nel 2016.
L’iniziativa è importante non solo per il prestigioso riconoscimento internazionale delle ricerche condotte dai docenti dell’Università di Palermo, ma anche perché si inserisce nelle strategie portate avanti dal Magnifico Rettore, Fabrizio Micari, volte a potenziare internazionalizzazione, reputazione e attrattività dell’Ateneo.
“paradigma della “città creativa 3.0”, capace di generare nuova città e nuovi cicli di vita più creativi, intelligenti e sostenibili”. Idea ,utile, quanto ovvia, spero che nella città pensata attraverso tale paradigma, compaia la centralità della persona, che non avrà mai motivi per cooperare a un bel niente nel caso in cui si lascino allo stato attuale diseguaglianze e individualismi, che seguiteranno ad escludere troppi da opportunità a cui tutti hanno diritto, in termini di lavoro e di equa distribuzione delle risorse! Valori come l’onestà renderanno i nostri progetti fruttuosi e duraturi; tutto il resto assume i connotati “del paradigma tecnocratico”. cfr. Francesco, Laudato Si’, Lettera Enciclica, Milano 2015, Ed. San Paolo n.106