Home

Proposta di matrimonio sulla tuta anti-Covid: “Carmelì mi vuoi sposare?”


La proposta che non ti aspetti, al momento che sicuramente non ti aspetti. “Carmelì mi vuoi sposare? Si o no?”. La geniale idea e trovata viene dalla mente di un infermiere del reparto di Pneumologia dell’ospedale di Ostuni, in provincia di Brindisi. Il giovane infermiere ha chiesto con garbo la mano della sua fidanzata con un messaggio sulla tuta anti-contagio, in una corsia dell’ospedale pugliese durante le sue ore di lavoro. Queste sono le proposte di matrimonio al tempo di Covid-19. Il post, con la foto annessa, è stato pubblicato nella mattinata di venerdì 1 gennaio 2021 su Facebook ed è diventata subito virale sul web. 

La proposta di matrimonio sulla tuta anti Covid

Il sito giornalistico Fanpage è riuscito a contattare il promesso sposo e si è fatto raccontare la sua storia. Giuseppe Pungente, così si chiama l’aspirante sposo, ha 32 anni ed è di Torre Santa Susanna. È uno dei primi operatori sanitari ad aver contratto il Covid a marzo scorso. Per diverso tempo è stato lontano dalla sua famiglia proprio con l’obiettivo di tutelare i suoi cari. Poi è ritornato in reparto per aiutare i suoi amati pazienti contro la malattia, che lui stesso ha sconfitto.

Sul suo profilo Facebook scrive accanto allo scatto con la buffa proposta: “Risultato tra i primi positivi al Covid, in prima linea nella lotta contro il virus e sempre tra i primi ad essere vaccinato, ho maturato l’idea che la vita vera è fatta di piccole e semplici cose, come gli amici più cari, la famiglia d’origine e quella futura, insieme a te Carmelina. Auguro a tutti un anno di rinascita”. 

La risposta della giovane non si è fatta attendere, Carmelina ha subito risposto: “Siiiiiiii”. Come nelle migliori fiabe moderne, si spera che il tutto finisca con un “E vissero felici e contenti”.

Coronavirus, lo sfogo di un infermiere: “Noi bardati con 30 gradi e voi a ballare dicendo che non ce n’è coviddi”

La storia di Valerio: il 16enne che fa beneficenza ai più bisognosi


Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”