Come di consueto, l’estate è il periodo in cui centinaia di studenti fuorisede di Unipa cercano un alloggio a Palermo. Abbiamo già raccontato due settimane fa come l’Università – attraverso CasaUnipa – stia dando una mano per trovare un appartamento dove risiedere. Ma è giusto aprire una breve finestra sulle norme che riguardano gli affitti degli studenti universitari.
Innanzitutto, a proposito del contratto, occorre tener presente l’obbligatorietà della forma scritta, altrimenti non è valido. E se il proprietario dell’appartamento dovesse imporre un contratto non scritto, la legge consente di ottenere tramite il Giudice un contratto di locazione con il canone di affitto più basso (in base ad accordi territoriali). Inoltre, una volta emessa la sentenza, il Giudice impone al proprietario la restituzione delle somme di denaro incassate in eccedenza ed in nero.
Il contratto, poi, deve essere necessariamente registrato dal proprietario. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, l’inquilino può ottenere un canone di affitto corrispondente solo al triplo della rendita catastale.
Per quanto riguarda, infine, la tipologia del contratto, tra quelli “concordati” (ovvero conseguenti ad accordi territoriali), c’è anche una fattispecie che s’indirizza agli studenti universitari. La sua durata può variare da 6 mesi a 3 anni con un rinnovo automatico dello stesso tempo, salvo la disdetta dell’inquilino. Permette, inoltre, di godere di agevolazioni fiscali e vantaggi sia per lo studente che per il proprietario dell’appartamento.
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