Quali sono le scuole superiori che danno più sbocchi lavorativi agli studenti? Ecco la classifica degli istituti che garantiscono l’occupazione lavorativa più elevata a distanza di qualche anno dal diploma.
Scegliere la scuola superiore non è mai così facile: se da un lato è giusto inseguire le proprie passioni e i propri sogni, dall’altro lato si cerca anche il percorso migliore per trovare lavoro più facilmente. Ma quali sono le scuole superiori che danno più sbocchi lavorativi?
In una recente indagine del MIM (Ministero Istruzione e Merito), in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono stati evidenziati i rapporti tra istruzione e mondo del lavoro.
Ecco quali sono le scuole superiori che garantiscono maggiori livelli di occupazione dopo il diploma e più sbocchi lavorativi agli studenti che le frequentano.
Scuole superiori, quali sono quelle con più sbocchi lavorativi?
Nell’indagine – relativa al 2020 – sono stati presi in considerazione diversi fattori nella definizione delle scuole superiori con più sbocchi lavorativi: per esempio, il tasso di occupazione, il settore di impiego e il tipo di contratto offerto ai ragazzi a distanza di qualche anno dal diploma.
Per questo motivo, il riferimento è agli studenti che si sono diplomati nel 2016.
In primis è stato considerato il tasso di occupabilità dei diplomati, ovvero la facilità nel trovare un lavoro a distanza di due anni dal termine delle scuole superiori: da quanto emerso, il 37% dei diplomati ha trovato un impiego nel periodo di tempo considerato.
Tra questi ragazzi, la maggior parte proviene da Istituti professionali (62%), che si confermano come le migliori scuole superiori per sbocchi occupazionali. Seguono gli Istituti tecnici (49,5%) e poi i licei (22,4%).
Scuole superiori, qual è il miglior percorso di studio per trovare lavoro?
Analizzando, invece, i percorsi di studio che offrono le migliori opportunità lavorative, possiamo classificare gli studi in base alla tipologia di scuola superiore.
Tra i licei, per esempio, gli indirizzi che facilitano maggiormente l’accesso al mondo del lavoro sono: Artistico (35,7%), Scienze Umane (32,4%), Musicale e Coreutico (31,5%), e Linguistico (29,2%). Ultimo posti in classifica, invece, per il Liceo Classico (14,1%), quello Scientifico e Scienze Applicate (entrambi 16,5%).
Tra gli istituti tecnici, invece, i maggiori sbocchi lavorativi riguardano l’indirizzo tecnologico (50,2%) oppure quello economico (48,9%).
Infine, tra gli istituti professionali spiccano gli indirizzi Industria e Artigianato (65,1%), oppure anche il settore Servizi (61%).
Quale contratto hanno firmato i neo diplomati?
Passando in rassegna le tipologie contrattuali offerte ai neo diplomati, notiamo come la maggior parte degli studenti abbia ottenuto – fortunatamente – un contratto a tempo determinato (49,1%), mentre solo il 3,2% dei ragazzi ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato.
Il 9,1% dei ragazzi ha accettato un tirocinio. Basse anche le percentuali per i contratti di apprendistato (8,3%) e per le collaborazioni (3,6%).
Ma quanto tempo occorre – dal conseguimento del diploma – per ottenere il primo contratto di lavoro?
Dall’indagine del ministero è emerso un tempo medio dai 3 ai 6 mesi per il 28,8% degli intervistati. La percentuale scende al 24,4% considerando un periodo compreso tra 6 mesi e un anno.