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Quando la ricerca è a dir poco bizzarra


Si sa, la ricerca ha portato nei secoli a scoperte straordinarie che oggi hanno modificato in positivo le nostre vite. Se è vero, tuttavia, che è in grado di condurre a scoperte clamorose, è altrettanto vero che a volte molti studi sono a dir poco bizzarri e spesso totalmente inutili.

E in quanto a picchi di assurdità le università inglesi, giapponesi e americane detengono senza dubbio il record.

Avreste mai pensato che, guardando le scarpe di una persona, potevate capire la sua età, il reddito, il suo rapporto con gli altri, il carattere e altri tratti salienti? Se non lo avevate fatto finora, a dare delucidazioni in merito è uno studio pubblicato sul Journal of Research in Personality. Un gruppo di volontari, infatti, è stato sottoposto a foto di scarpe di diverso genere e colore e, in base alle dimensioni, all’altezza delle scarpe o alle allacciature alle caviglie, lo studio ha mostrato alcuni indicatori precisi sui tratti caratteriali di una persona.

Se pensavate che a colpirvi quel giorno fu il suo sguardo, mie care, probabilmente vi sbagliavate. Uno studio condotto dalla Charles University di Praga, in collaborazione con un team britannico dell’Università di Stirling, ha “scoperto” che il desiderio sessuale nelle donne è stimolato dall’odore naturale del corpo che può attrarre più di ogni altro profumo. Ed è soprattutto durante il periodo fertile del ciclo mestruale che le donne risulterebbero molto più sensibili all’odore del “maschio dominante”.

Buone notizie per gli amanti dell’alcol arrivano dal Giappone, dove un gruppo di ricercatori ha stabilito che bere molta birra aiuta a restare sani e belli, grazie ad un composto che terrebbe al riparo dai virus. Ma nello studio non si parla di fegato…

E a proposito di strane ricerche, ogni anno ad Harvard si riuniscono scienziati da tutto il mondo per premiare le ricerche più inutili, almeno all’apparenza, in occasione dell’Ig Nobel. La cerimonia si è svolta il 20 settembre dello scorso anno e tra i vincitori, per una volta, non ci sono italiani.

Se un team di ricercatori olandesi, russi, peruviani ha vinto il premio in ambito psicologico per la ricerca “inclinarsi a destra fa sembrare la Tour Eiffel più piccola“, John Senders, dell’Università di Toronto, si è aggiudicato il premio per aver condotto una serie di test di sicurezza con tanto di video in cui una persona guida un’auto in autostrada, lottando con una visiera che gli cade sugli occhi, accecandola.

Doppio l’Ig Nobel per la medicina. A detenere il titolo sono, infatti, da una parte Mirijam Tuk (Olanda e Uk), Debra Trampe (Olanda) e Luk Warlop (Belgio) e dall’altra Mattew Lewis, Peter Snyder e Robert Feldman (Usa), Robert Pietrzak, David Darby e Paul Maruff (Australia), ricercatori che hanno scoperto che le persone prendono decisioni migliori quando sentono l’impellente bisogno di urinare.

Infine, ai fantasiosi giapponesi Makoto Imai, Naoki Urushihata, Hideki Tanemura, Yukinobu Tajima, Hideaki Goto, Koichiro Mizoguchi e Junichi Murakami è andato l’Ig Nobel per la chimica per l’invenzione di uno spray al piccantissimo wasabi che è in grado di svegliare una persona che dorme in caso d’incendio. A quanto pare i giapponesi devono avere il sonno molto pesante…

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A proposito dell'autore

Studentessa, giornalista, curiosa e affamata di conoscenza e sfincione. Nel suo zaino il pc, il taccuino, la videocamera e un bel po' di passione.

1 risposta

  1. Emanuele

    A volte ricerche bizzarre, ma condotte con serio metodo scientifico, come richesto dagli organizzatori degli IgNobel, hanno risvolti inaspettatamente utili. Già immagino un ipotetico giornalista del 1700 che derideva il vezzo di inventare dei numeri complessi… Ma che oggi sono il fondamento teorico di ogni sistema di compressione multimediale, di mezza ingegneria e del semplice fatto di avere elettricità in casa 🙂