Quale sarà il destino delle università nel 2021?
Si parla tanto di scuole primarie, secondarie, dai, agitazioni degli studenti delle superiori.
Ma gli universitari? Cosa faranno in questo nuovo semestre? quali sono le loro prospettive?
L’emergenza sanitaria non si è ancora arrestata e il piano delle vaccinazioni e le disposizioni del governo sembrano disattendere la promessa di un imminente spiraglio di luce per le università.
Sebbene l’attenzione mediatica sia concentrata perlopiù sul campo dell’istruzione e sui primi cicli di studio, iniziano a farsi sentire le esigenze degli studenti universitari che vogliono tornare in aula.
Ma cosa dice l’ultimo decreto del Presidente Conte in merito e quali sono le considerazioni del ministro dell’Università Gaetano Manfredi?
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Riapertura Università: Facciamo il punto della situazione
Dopo un’apparente ripresa e un azzardato ritorno alla normalità, gli studenti universitari sono dovuti tornare al digitale. Lasciando le aule universitarie ai giovani colleghi iscritti al primo anno e residenti in zone gialle e arancioni.
Sebbene il DCPM del 4 dicembre stabilisca che l’università potrebbe continuare su tale linea anche nel 2021, il ministro dell’Università Gaetano Manfredi ha chiarito che gli atenei italiani godono di un’autonomia organizzativa.
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Concludendo dunque che la definizione delle riaperture e il ritorno delle lezioni e degli esami in presenza resta una decisione che spetta ai singoli rettori in accordo con il Comitato Università Regionale, anche sulla base della curva epidemiologica.
L’ipotesi che si fa strada in questo cangiante scenario vedrebbe, però, la doppia erogazione della didattica, in presenza e online, per tutti gli studenti nelle zone gialle e arancioni – e quindi non solo per le matricole.
Lo stesso ministro Manfredi, del resto, aveva già commentato tale ipotesi alcune settimane fa: il suo auspicio è quello di far ritornare le lezioni in presenza con il 50% di capienza durante il secondo semestre.
Riapertura Università: ipotesi per il futuro
Ciò che frena la ripresa del ritorno in aula e della didattica in presenza è il rischio di possibili contagi generati da studenti e prof. fuori sede in ritorno al proprio domicilio dopo le festività.
Per questa ragione si ipotizza che, se le università riapriranno e garantiranno anche la didattica in presenza ,si continuerà ad assistere ad un sistema di turnazioni con prenotazione dei posti aula per scongiurare qualsiasi assembramento.
Gli studenti dovranno sempre indossare la mascherina, mantenere il distanziamento sociale e igienizzare le mani frequentemente.