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Quando una materia si trasforma in qualcosa di più che un 30 sul libretto


Anche quest’anno, nell’ambito della materia Tecniche della creazione dello spot pubblicitario, a me e ai miei colleghi della classe di laurea magistrale in Comunicazione di impresa e pubblicità è stato chiesto di cimentarci nella realizzazione di uno spot pubblicitario che avesse come fine quello di promuovere il nostro Ateneo per la campagna iscrizioni 2013/2014. Così, accade anche all’univeristà di Palermo che la preparazione di una materia dia vita alla realizzazione di un prodotto vero e proprio che si è trasformato innanzitutto in una vera e propria esperienza di vita indimenticabile per molti di noi e che adesso vogliamo condividere con voi.
I lavori per la creazione dello spot sono iniziati ad aprile contestualmente alle lezioni della materia su citata, e hanno permesso a me e ai miei colleghi di avere a che fare un vero e proprio cliente da accontentare, di mettere a confonto le nostre idee, di interagire come forse non avevamo mai fatto, di lavorare a contatto con un regista, di recitare, di scoprire cosa realmente si nasconde dietro la creazione di uno spot e di avere la responsabilità di promuovere il nostro ateneo alle future matricole.
Il fatto di dovere mettere insieme le idee discordanti di una ventina di persone, il fatto che per molti fosse la prima esperienza, la difficoltà di superare problemi relativi a “perché i miei colleghi devono fare meno di me” e altri aspetti che vi lascio immaginare hanno fatto sì che la realizzazione dello spot non sia stata sempre un percorso in pianura; infatti, abbiamo dovuto farci strada in salita fra varie difficoltà in questi mesi e ora ci godiamo un po’ la discesa.
Lo spot si rivolge principalmente alle future matricole confuse da vari ed eventuali possibilità di scelta. “Scegli chi vuoi essere” è il tema attorno al quale gravita lo spot di 90 secondi perché secondo noi l’iscrizione all’università ha a che fare con una decisione da prendere fra varie alternative ed è, fra le tante, una di quelle che potremmo definire “scelte per eccellenza”. È una scelta che abbiamo voluto presentare come una svolta alle situazioni tipo nelle quali spesso non ci è stato dato di scegliere: essere scartati in amore, l’imposizione di un liceo o piuttosto di un lavoro che non ci piaceva, il dovere tornare a casa proprio mentre ci stavamo divertendo. Le storie di quattro protagonisti; uno scartato da una ragazza, una richiamata a tornare presto a casa la sera, una che finge di seguire una noiosa lezione di matematica mentre da libero sfogo alla propria vena artistica e uno nei panni di un cameriere frustrato, si incrociano davanti al nostro polo didattico in Viale delle Scienze dove finalmente sono artefici e padroni del loro futuro. L’università è secondo uno dei primi momenti nei quali ci è possibile scegliere autonomamente, dunque il messaggio che vogliamo dare alle future e confuse matricole è: adesso scegli tu chi vuoi essere.
Lo spot che, è stato presentato per la prima volta al pubblico l’11 di luglio presso la chiesa di S. Antonio Abbate all’interno del complesso monumentale di Palazzo Steri nell’ambito della manifestazione UniverCittà, ha natura virale e potrete vederlo nel canale di YouTube NOI DI UNIPA viral ciak o a questo link.

Spero che ci darete una mano a condividerlo il più possibile sul web se anche voi credete nel nostro ateneo e se vi va di consigliare Unipa come esperienza da vivere al di là delle difficoltà che spesso comporta.

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A proposito dell'autore

Piera Mandalà nasce a Palermo il 5 giugno 1988. Si definisce tragicomica e studentessa di serie “B” perché proprio non ce la fa ad avere tutti 30 nel libretto. Il suo intenso rapporto con l’Università di Palermo inizia nel 2008 e attualmente studia per specializzarsi in Comunicazione di impresa e pubblicità. Si diverte molto ad ascoltare le interessanti e colorite conversazioni fra gli “uomini del gabbiotto” di Scienze della formazione (secondo ingresso della facoltà, a destra). Spera di concludere gli studi a marzo del 2014, tuttavia non si dispiacerà di restare a Unipa fino a giugno dello stesso anno, se sarà necessario.