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Quanto costa e quanto vale una laurea in Italia? I grafici


Secondo l’Ocse, solo il 18% degli italiani è in possesso della laurea.

Uno dei motivi di una percentuale così bassa, perlomeno per un Paese avanzato come l’Italia, è di certo anche di natura economica.

Le spese variano soprattutto in base a dove si nasce: se si ha la fortuna di vivere in una città in cui è presente l’università, infatti, le spese sono quelle delle rette e dei testi.

Ma è per i fuorisede, rappresentanti la netta maggioranza degli iscritti, che le spese crescono a dismisura.

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Prendere una laurea costa: quanto spendono d’affitto i fuorisede?

Da una rilevazione Istat, circa il 10% di chi ha interrotto gli studi accademici ha dichiarato di averlo fatto a causa delle troppe spese.

Inoltre, non c’è nemmeno una differenza abissale nel rapporto tra titolo di studio e reddito percepito.

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Che ci crediate o meno, in Italia andare all’università, e quindi prendere una laurea, è ancora oggi una scelta che non tutti possono permettersi di fare.

Si tratta senz’altro di scelte proporzionali alle condizione economiche familiari, che influiscono sulla decisione di iscriversi o meno ad un corso universitario.

Mentre in Paesi come la Gran Bretagna lo Stato concede dei prestiti agli studenti, da restituire una volta entrati nel mondo del lavoro, in Italia si fa molto poco per gli studenti.

Prendere una laurea costa

Lo sapete benissimo: i vostri genitori, per mantenervi, devono comunque sostenere una serie di spese non proprio da niente.

A differenza di chi continua a vivere con i propri genitori, i costi di uno studente fuorisede lievitano, e non di poco.

Ovviamente, tutto dipende dalla città in cui si decide di studiare e dalla facoltà che si sceglie.

In Italia, gli studenti fuorisede, che devono quindi affrontare spese consistenti per andare all’università, sono circa 600mila.

Tra tasse universitarie, materiale didattico, trasporti, affitto e spese canoniche, il totale è davvero alto.

Quanto spendono i fuorisede?

Dal rapporto Federconsumatori sui costi degli atenei italiani nel 2016, gli studenti fuorisede che rientrano nella II fascia di reddito (con reddito ISEE pari o inferiore a 10.000 euro) spendono in media 7.944 euro annui per affittare una stanza doppia. Per una singola, invece, la cifra raggiunge i 9.416 euro annui.

Per gli studenti che rientrano nella III fascia di reddito (con reddito ISEE pari o inferiore a 20.000 euro), invece, il costo medio annuo è di 8.187 euro per una stanza doppia e di 9.659 euro per una stanza singola.

Si tratta comunque di numeri da considerare nella loro interezza: sono stati ricavati da una media che tiene in considerazione i costi degli affitti di tutto il Paese, da Nord a Sud.

Il rapporto, infatti, ha rilevato differenze sostanziali, dividendo il Paese in tre macro-aree geografiche.

Al Nord il costo medio mensile di una camera è di 400 euro per una singola e di 251 euro per una doppia.

Al Centro i costi medi ammontano rispettivamente a 362 euro e 225 euro. Mentre al Sud sono più contenuti: 248 euro circa al mese per la camera singola e di 164 euro per la doppia. (fonte: universityequipe.com/)

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